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Uno Shakespeare in chiave abruzzese

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Uno Shakespeare
in chiave abruzzese

Chiusura di stagione al Silvano Toti Globe Theatre di Roma con la commedia di Shakespeare, Come vi piace, per la regia di Loredana Scaramella. Molti ingredienti condiscono questa commedia: onestà, tradimento,  amore, odio, guerra, pace. Bravi gli attori, anche se la messinscena è apparsa un po’ troppo lunga.
Giancarlo Leone

 

Il Silvano Toti Globe Theatre di Roma, il teatro immerso nella splendida cornice di Villa Borghese, ha chiuso anche quest’anno la sua stagione estiva con lo spettacolo, Come vi piace, di William Shakespeare per la regia e l’interpretazione di Loredana Scaramella, che ne ha curato anche la traduzione e la riduzione con Mauro Santopietro.

 

Onestà e tradimento, amore e odio, città e campagna, guerra e pace. Il testo è una grande sinfonia degli opposti, dove ci si dispera, si fugge, ci si innamora, ci si traveste, si gioca e si recita la vita nella Foresta di Arden, un bosco capace di rispecchiare le emozioni degli uomini. La commedia si apre con il tema della giustizia.
Il duca, padre della bella Rosalind, è stato spodestato dal prepotente fratello e padre di Celia, legata da sincero affetto a Rosalind. Il duca si è rifugiato con pochi fedeli nella foresta di Arden.

 

Intanto Orlando, orfano di sir Rowland de Boys, amico del duca deposto, è costretto a subire le angherie del fratello maggiore, il malvagio Oliver. Orlando e Rosalind si innamorano. Nell’epilogo, Rosalinda, la protagonista di questa commedia pastorale, parla al pubblico. Rivolgendosi prima alle donne dice: “Vi ordino, donne, per il vostro amore per gli uomini, di approvare di questa commedia quel che vi piace. Vi ordino, uomini, per il vostro amore per le donne… che, fra voi e le donne, la commedia vi piaccia tutta…”. Un po’ particolare questa messinscena in cui troviamo anche un pastore abruzzese che certo non si addice molto a Shakespeare.

 

Il lavoro è apprezzabile, anche se forse è apparso un po’ troppo lungo, circa tre ore e mezza di spettacolo. La compagnia lavora in piena armonia, anche se non tutti si dimostrano alla stessa altezza, ma nulla è lasciato al caso. A parte, comunque, l’eccessiva durata della commedia, appare esagerato l’aspetto bucolico di una storia che ha come fulcro il conflitto tra dimensione cortigiana e dimensione fiabesca della Foresta di Arden, ma che invece dovrebbe avere il suo portante nella contestazione al potere. Molto bravi alcuni attori.

 

Convincente il personaggio interpretato da Loredana Scaramella, Rosalinda, capricciosa e leggiadra, la Celia di Valentina Vacca. L’Orlando di Mauro Santopietro è un Romeo svolazzante, credibili sia il duca esiliante, che il fratello esiliato, ambedue interpretati da Beppe Chierici. Molto originale e curioso il divertente personaggio interpretato da Carlo Ragone, Paragone.
Giancarlo Leone