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“L’Elogio della figura” a Palazzo del Ridotto di Cesena. |
La Galleria Comunale d’Arte del Palazzo del Ridotto di Cesena, ha accolto recentemente, la mostra dal titolo L’Elogio della figura, Identità e Alterità, Declinazioni fra “Antico e Contemporaneo” nelle Collezioni della Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Il catalogo pubblicato dalla casa editrice Il Vicolo, è a cura di Antonio Paolucci e Marisa Zattini con contributi di Carlo Sini, Massimo Pulini, Jaunus, Alessandro Giovanardi e Gianfranco Laureano. L’ingresso è gratuito; sono attive visite guidate e laboratori didattici. Vittoria Severini |
Alessandro Mazzola, Madonna col Bambino, olio su tela, 46x40 cm |
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Da anni la Banca Popolare dell’Emilia e la Fondazione Banca di Cesena attuano una politica di ricerca, collezionismo e valorizzazione del patrimonio artistico sia antico sia contemporaneo attraverso la creazione, fin dal 1959, di una collezione di dipinti antichi con oltre cento capolavori e la promotion di giovani artisti del luogo. |
Ludovico Carracci, Susanna e i vecchioni, olio su tela, 169x131 cm |
La rassegna, quindi, è il frutto attento ed equilibrato della filosofia del recupero: il recupero del passato ed il rilancio del presente, il vecchio ed il nuovo a confronto, il moderno ed il contemporaneo spinti in un tacito dibattito di luci, ombre e colori… |
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Giovanni Franceco Barbieri detto il Guercino, Apollo e Marsia, olio su tela, 67x58,5 cm |
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Il “genere” della Figura ha rappresentato da sempre il soggetto raffigurativo per eccellenza, quello di maggiore dignità espressiva e di plauso immediato del committente. La mostra ha proposto un percorso affascinante nel mondo dell’arte figurativa del secolo XVI, XVII, XVIII e XXI attraverso esponenti quali Alessandro Mazzola (1547-1612), Ludovico Carracci (1555-1619), Ottavio Leoni (1578-1630), Giacomo Cavedani (1577-1660), Giovanni Lanfranco (1582-1647), Alessandro Tiarini (1577-1668), Giovan Gioseffo Dal Sole (1654-1719), Jean Boulanger (1606-1660), Paolo Emilio Besenzi (1608-1656), Lorenzo Pasinelli (1629-1700), Cesare Gennai (1637-1688), Marcantonio Franceschini (1648-1729) Giuseppe Gambarini (1680-1725), Hendrick Frans van Lint (1684-1763) ed infine i contemporanei Francesco Bocchini (1969), Vittorio D’Augusta (1937), Andrea Gustavano (1970), Massimo Pulini (1958) e Luca Piovacari (1965). |
Marcantonio Franceschini, L’incontro tra Rachele e Giacobbe, olio su tela, 152x115 |
Il leit motiv dell’intera rassegna è l’uomo in ogni sua manifestazione; sia egli sensualmente carnale come nella Susanna e i vecchioni diLudovico Carracci, sia egli spaventosamente funereo come nel Guardando diAndrea Gustavano; sia egli dolcemente rassicurante come nella Madonna col Bambino di Alessandro Mazzola, sia egli rigorosamente ieratico come nella Galla Placidia di Francesco Bocchini. |
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Alessandro Tiarini, Rinado e Armida, olio su tela, 120x150 cm |
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È interessante concludere questo excursus con le parole esplicative dei due curatori Antonio Paolucci e Marisa Zattini. “...un quadro può servire a sollecitare la vanità di un committente, può evocare la storia e il mito “mise en page” degna di un “colossal” cinematografico... tutto ciò che vive sotto il cielo, tutto ciò che è stato nella storia e nel mito, tutto ciò che si muove nella mente e nel cuore degli uomini e delle donne (amore e paura, felicità e sofferenza, speranza e delusione, gioia ed ira, ideologia e fede, segreti pensieri e recondite emozioni) tutto, la figura è in grado di esprimere...” (A. Paolucci). |
Giovan Gioseffo Dal Sole, La morte di Priamo, (particolare), olio su tela 112x150 |
“...ogni ritratto è infatti scavo psicologico, ricerca timbrica di quel “quid” che sfugge allo sguardo. E’ analisi radiografica dietro l’apparenza, stratificazione dei valori espressi e ricercati nella creatività dell’arte che si pone, ineludibilmente, al di là del tempo presente. Esso riguarda gli altri o meglio riguarda la relazione dell’artista con gli altri. Alcuni condensano una sorta di teoria della rappresentazione stessa trasformando il dipinto in una pura distillazione poetica...” (M. Zattini). |
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Francesco Bocchini, Galla Placidia, olio e lamina di ottone su lamiera di ferro, 100x80 cm |
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Il progetto si protrarrà nei prossimi anni in tre momenti ben distinti lambendo le tematiche della Figura, del Paesaggio e della Natura morta. Vittoria Severini |
Francesco Bocchini, Teodosio, olio e lamina di ottone su lamiera di ferro, 135x130 cm | |