Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 10 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
Monica Bellucci a Toronto 2007

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

Pagine correlate:
Festival di Toronto 2007;
David Cronenberg al Festival di Toronto;
Jodie Foster al Festival di Toronto;
"Fugitive pieces" presentato a Toronto;
George Clooney a Toronto;
Sean Penn a Toronto 2007;
Woody Allen a Toronto 2007;
Brad Pitt a Toronto 2007;

Monica Bellucci a Toronto

Fatale, vestita di nero, tacchi a spillo, sorriso splendido ad illuminare un ovale perfetto, Monica Bellucci è stata una delle principali attrazioni di questa 32° edizione del Toronto International Film Festival. Quasi non si riesce ad ascoltare la sua voce sommersa dall’incessante crepitare delle macchine fotografiche che non si arrestano nemmeno un secondo.
Mariangiola Castrovilli

Monica Bellucci

L’attrice transalpina, come la chiama affettuosamente suo marito Vincent Cassel anche lui al festival per presentare Eastern Promises di Cronenberg, è qui a Toronto per accompagnare in prima mondiale il bel film di Alain Carneau Le deuxieme souffle, un remake del lavoro di Jean Pierre Melville del '66 con Cristine Fabrega e Lino Ventura.

Monica Bellucci


La storia, come ricorderete, è quella di tre compari evasi dal carcere, di cui solo due sopravvivono. Gu, interpretato da uno splendido Daniel Auteuil, torna a Parigi alla ricerca di Manouche (Monica Bellucci), suo grande amore, che ormai trasformata in donna d’affari, gestisce un locale di successo e vive con un altro uomo, che viene ammazzato poco dopo.

 

Gli antichi amici gli propongono un colpo molto fruttuoso, che dovrebbe essere l’ultimo, ma il tradimento è dietro l’angolo e Gu torna in prigione, catturato dall’astuto ispettore Blot (Michel Blanc), che al pari di Maigret ha fatto dell’investigazione un’ arte sottilmente psicologica, sembra infatti conoscere sempre in anticipo le mosse dell’avversario che stima e ammira pur dovendolo catturare.

Monica Bellucci

Un bellissimo noir in cui si respira l’atmosfera degli anni '60 e dove Gu riuscirà ancora una volta ad evadere, per andare incontro ad un ineluttabile destino, lasciando di nuovo sola Manouche, una donna che ha sempre bisogno di essere dominata da un uomo, pronta appunto per Il secondo respiro.

Monica Bellucci

La Bellucci qui si è così bionda che in principio avrete difficoltà a riconoscerla, ma conserva le radici scure, nella nuova immagine che si è inventata, per salvarsi dalla strada. Ed il processo di costruzione di questa immagine è stato un’attento, coscienzioso lavoro, un’esplosione di curve da femme fatale che Monica ha sottolineato, pensando “alla bellezza di celebri attrici francesi del periodo dalla Bardot alla Deneuve. “Questo film racconta un’altra eraspiega Monica, “dove il posto della donna era diverso, soprattutto per questo tipo di personaggio e per la sua maniera di essere”.

Monica Bellucci


Perché?
Ma intanto perché viene dalla strada e si sente viva solo quando ha un uomo accanto a se e poi nonostante si sia fatta una posizione da donna d’affari, dentro rimane sempre una zingara. Niente altro che un’apparenza elegante che nasconde una natura selvaggia, la vera essenza di un’eroina di noir”.

Monica Bellucci

Monica i suoi sono sempre personaggi di un certo spessore…
Si, e tutti più forti di me, forse perché ne sono affascinata. Manouche in particolare è così sottilmente femminile e allo stesso tempo dotata di un istinto animale che le permette di sopravvivere nonostante tutto”.
Mariangiola Castrovilli

Monica Bellucci