Brad Pitt al festival di Toronto

Arriva targato Italia, Brad Pitt, con una giacca di lino bianca di Dolce e Gabbana, camicia aperta sul collo, scoppola spiritosa ed un sorriso azzurro malandrino sul volto abbronzato che fa di solito sciogliere le sue fans provocando scene di fanatismo imbarazzanti che spesso coinvolgono anche la sua famiglia mandandolo fuori dai fogli. Ma stavolta il sorriso è di legittimo orgoglio, infatti la Mostra di Venezia gli ha appena conferito la Coppa Volpi per la sua interpretazione di Jesse James in “The assassination of  Jesse James  by the coward Robert Ford ” firmato dal giovane regista neozelandese Andrew Dominik.
Mariangiola Castrovilli

Brad Pitt

“Non me lo sarei mai aspettato”esordisce Brad Pitt che abbiamo incontrato al 32° TIFF “anche perché era già un grande onore presentare il film alla Mostra dopo un lungo  lavoro di ben tre anni. Certo tutti noi abbiamo un compito da svolgere, e cerchiamo di farlo al meglio, ma riconoscimenti di questo genere sono estremamente gratificanti, e spero che tutti possano provarlo”. La storia come sapete riguarda l’ ultimo anno di Jesse James, il bandito più mitizzato di fine ottocento, una specie di Robin Hood, qui dipinto però anche nei suoi accessi più violenti. “Per me questo è un dramma psicologico in cui ho voluto mostrare un aspetto inedito che finora non avevamo mai visto in tutti gli altri film che lo riguardano, quello di padre di famiglia che cerca di vivere in seno alla famiglia, anche se riemerge sempre la sua paranoia, ed il suo lato psicopatico” spiega Pitt.

Brad Pitt

Un lavoro difficile?
“Direi di no, intanto sono venuto su con il suo mito e poi, anch’io come lui vengo dal Missouri, per cui è stato facile, bastava far riferimento al modo di vivere e di parlare della gente del luogo che conosco così bene”. Coprotagonista  assieme a lei e Casey Afflex, fratello di Ben, bravissimo nel ruolo di Robert Ford, lo splendido panorama canadese da Alberta a Manitoba alla British Columbia…. “Si posti talmente belli e incontamintati da togliere il fiato e dove avevo già girato nel '94, pensi che in alcune zone non c’era nemmeno campo per i telefonini, insomma la pace più assoluta….”.

Deve essere difficile e a volte scomodo essere famosi, da Venezia è rimbalzata infatti la storia delle scene di isteria e l’assalto dei fotografi ….
“La cosa curiosa è che non penso che questo abbia a che fare con la mia vita attuale, per cui mi dico che se ho lavorato tanto per arrivare a questo punto, bèh devo anche imparare a convivere con i fastidi connessi con la fama. La cosa che mi dà fastidio – spiega Pitt - invece è che viaggiando moltissimo i bambini che vengono sempre con noi, hanno cominciato a pensare che non ci si può spostare senza essere circondati da uomini con macchine fotografiche. Per cui abbiamo dovuto spiegargli che noi genitori abbiamo un lavoro non proprio d’ufficio…”

Il lavoro le va col vento in poppa e la famiglia?
Ogni tre per due, infatti si sussurra di dissapori tra lei e Angiolina…
“I soliti gossip di giornalisti a corto di notizie. La mia vita famigliare non è mai andata meglio, ed Angiolina oltre ad essere una compagna splendida, è anche  la mia critica più severa, e la mia più importante collaboratrice. Mi fido ciecamente infatti del suo istinto . A volte però mi fa irritare….”.
Mariangiola Castrovilli