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Woody Allen a Toronto 2007

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A Toronto 2007
Woody Allen

L’avevamo già incontrato a pranzo a N.Y qualche anno fa da Sirio Maccioni a Le Cinque, e l’impressione era stata quella di un uomo estremamente riservato, che si apriva a momenti solo quando parlava del suo clarinetto. L’abbiamo rivisto in questi giorni alla 32° edizione del Toronto Internaional Film Festival, dopo accompagna il suo ultimo film Cassandra’s Dream  accompagnato dagli interpreti Colin Farrell ed Ewan Mc Gregor. Stiamo parlando di Woody Allen, il regista forse più conosciuto del pianeta con una particolare idiosincrasia per i media in generale ed i giornalisti in particolare. Mettendola in maniera più elegante, il suo essere schivo e divinamente lontano, fanno parte  del suo dna.
Mariangiola Castrovilli

Woody Allen

Settantadue anni, camicia azzurra aperta sul collo, pantaloni verdini, blazer blu notte ed una timidezza quasi infantile che sembra farlo stare sempre sulle spine. Anche la sua posizione, seduto infatti quasi a formare una Z, la dice lunga sulla sua disponibilità a comunicare.

Woody Allen

Eppure ad un certo momento con quella vocetta così particolare che solo chi vede i suoi film in originale conosce, diventa esilarante, con la sua solita girandola di battute surreali di cui sembra non accorgersi, ma che invece hanno contribuito alla solidità della sua reputazione negli anni e  nel mondo.

Woody Allen

Confesso di aver perso il conto dei miei film”, esordisce senza sorridere Allen, “37 o forse 38 credo, visto che non ho poi una smodata passione per il cinema, sono solo una persona normale che non vuole mancare ogni anno il suo appuntamento con il pubblico.

Woody Allen

 Certo, girare mi piace, ma in fretta, in modo da essere poi libero di tornare a casa, da mia moglie, i miei bambini, i miei amici, ed i miei appuntamenti televisivi e non con le partite di basket. Tutto sommato sono un regista pigro – spiega a Visum - che non ha mai rivisto i suoi film anche perchcopyright adesso è un po’ tardi e totalmente inutile crucciarsi per gli errori commessi. Considero il pubblico intelligente come me e più di me, per cui in ogni lavoro ha dato il meglio. Forse qualche volta ho fallito, però ci ho comunque provato”.

Colin Farrel e Woody Allen

Pigro, ma se ogni anno aspettiamo il suo appuntamento….
Non sono mai stato un regista particolarmente dedicato, è vero sono pigro e non ho la pazienza per provare con i miei attori prima di iniziare le riprese, ncopyright quella di girare una scena più volte per ottenere la perfezione. Non sono un perfezionista e poi gli attori conoscono il loro lavoro ed arrivano sul set perfettamente preparati, per cui se si lasciano guidare dal loro istinto va tutto bene”.
In Cassandra’s dream racconto la storia di due fratelli alle prese con qualcosa più grande di lorocontinua il regista sempre tenendo gli occhi bassi, “perchè ho pensato che poteva essere interessante usare una lente d’ingrandimento per analizzare comportamenti, pulsioni e spinte emotive di una famiglia di fronte a circostanze tragiche ed impreviste.

Da sinistra: Hayley Atwell; Ewan McGregor; Colin Farrell; Woody Allen

I due fratelli appunto, uno meccanico e l’altro dedicato suo malgrado al ristorante di famiglia – spiega - si lasciano convincere da uno zio milionario che li ha sempre aiutati, ad uccidere un suo avversario con la promessa di risolvere economicamente le loro vite, uscire dai debiti capestro per uno ed investire nell’immobiliare per l’altro”. Con questo suo ultimo film Allen ci spiazza, lontani infatti dai suoi temi abituali man mano che il lavoro va avanti si tinge sempre più di nero e la tragedia è ormai dietro l’angolo. Cassandra’s dream come del resto Scoop e Match pointè stato girato a Londra, mentre a Barcellona ha quasi ultimato il prossimo con Penelope Cruz e Javier Bardem.

Da sinistra: Hayley Atwell; Ewan McGregor; Woody Allen; Colin Farrell;

Adesso preferisce lavorare in Europa?
Sono sempre stato un fan di Bergman, Fellini, De Sica e da giovane cinefilo sognavo di essere un regista stranieroscherza Allen ma non troppo. “Diciamo che ero un po’ viziato dall’assoluta libertà di cui godevo, dallo script al cast alla realizzazione. Anche perchcopyright i miei film sono sempre costati solo 15 milioni di dollari, per cui non rappresentavo poi un grosso rischio, ma nemmeno un grande guadagnoammette in regista con ironia.

Soon Yi Previn e Woody Allen

Adesso però gli Studios americani vogliono mettere il naso dappertutto e dire la loro su ogni singolo passaggio, quando invece si fanno delle commedie idiote per adolescenti a 50 milioni di dollari. Così ho accettato l’offerta di produttori inglesi di coprodurre i miei film lasciandomi totalmente libero nelle miei scelte”.
Cosa c’è di vero nella notizia che firmerà la messa in scena di un’opera lirica a Los Angeles?
So fare film e commedie ma con l’opera non mi ero mai cimentato ncopyright volevo farlo, per cui tutte le volte che mi chiamava Placido Domingo, direttore dell’Opera di Los Angeles, trovavo una scusa per non parlargli. Ma e’ stato così carinamente insistente e charmant, che alla fine ho dovuto capitolare, per cui si, dopo aver terminato appunto il mio film spagnolo, partirò per L.A. per fare la regia di Gianni Schicchi di Giacomo Puccini”.
Mariangiola Castrovilli

Woody Allen