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L'arte contemporanea tra Oriente e Occidente

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L’Arte Contemporanea
tra Oriente e Occidente

Tra il 6 ed il 9 settembre , è stata inaugurata presso lo Shangai Exhibition Center di Shangai la nuova fiera di arte contemporanea, ShContemporaney, realizzata grazie alla tenace perseveranza dei due curatori Lorenzo Rudolf, Pierre Huber e della Bolognafiere; fondamentale l’apporto dello Shangai International Culture and Comunication Association, dello Shangai Art Fair, della collaborativa presenza  dell’artista cinese Zhou Tiehai ed infine del co-finanziamento del Ministero del Commercio Internazionale, dell’Istituto Commercio Estero e della Regione Emilia-Romagna.
Ingresso solo su inviti.
Vittoria Severini

Gu Dexin, Installation 5 t. of apples
plaster walls bulldozer
, Gallery Continua

...La scelta di Shangai è strategica specie in vista della prossima “antenna” asiatica del Centre Pompidu nonchcopyright dell’Esposizione Universale del 2010.
...l’idea di ShContemporaney è di captare “l’copyrightlite economica emergente “ non solo cinese ma di tutti in paesi asiatici che ruotano intorno a Shangai…” . Questo è quanto dichiarato da Lorenzo Rudolf e Pierre Huber in merito alla decisione di realizzare questo evento nella location cinese. La qualità è pertanto l’elemento fondamentale dell’intera rassegna: il numero di gallerie è limitato e selezionato in base all’elaborazione di un progetto, unico criterio di esclusione degli espositori.

Ai Weiwei, Coal, Gallery Urs Meile

Delle 101 gallerie partecipanti, 49 sono asiatiche e 52 occidentali tra cui alcune italiane spiccano per importanza come la BND di Milano, la Poggiali e Forconi di Firenze e la ­Studio La Città di Verona.

Ai Weiwei, Vasen Grau Malen,
Gallery Urs Meile.

Ad accoglierle nella sede preposta, una rosa di 35 artisti suddivisi nelle due sezioni Best of Discovery e  Best of Artist elaborate dal fiuto geniale di Pierre Huber. Si tratta nel primo caso di 20 talenti scelti tra l’India, il Pakistan, la Corea e la Cina per un confronto multietnico e pluriculturale; nel secondo di 15 figure “levantine” emergenti che esporranno per la prima volta le proprie elaborazioni in quest’ ambito.

Chen Zen, Purification Room,
courtesly Gallery Continua

La conoscenza dell’Arte contemporanea asiatica è perlopiù legata al nome di alcuni maestri cinesi, giapponesi ed indiani. Ma questa è solo una parte di quel vasto universo artistico che si estende dal Medio Oriente fino all’Oceano Pacifico: tre quarti della popolazione mondiale, razze differenti, una miriade di lingue, le quattro più importanti religioni del mondo e innumerevoli credo locali…tutto questo è l’Asia, un mondo di contraddizioni e di fatalità dove la fame è in simbiosi con l’abbondanza, dove la ricchezza è “amica” della povertà e dove l’arte è l’espressione della realtà.

Fang Lijun, 2007, Gallery Alexander Ochs

Molti degli artisti contemporanei in Asia lavorano sul tema dell’identità in un mondo in rapido cambiamento. Ricorre sempre meno lo spettro dell’Imperialismo, mentre cresce l’attualità di temi legati all’incontro tra culture differenti, o al parallelismo tra spirituale e materiale; l’oppressione economica e sessuale delle donne in una società patriarcale, la perdita della cultura tradizionale soppiantata da ideologie nazionaliste e/o consumistiche.

Jitish Kallat, ShContemporary Horizontal, Gallery Chemould

Le opere più significative nascono infatti, più dalla volontà di reagire alle disuguaglianze socio-economiche dell’Asia contemporanea, che da una reazione “d’identità” culturale rispetto alle influenze d’Occidentale (Lorenzo Rudolf).

Lu Hao, Flower Bird Insect Fish,
Courtesly Chen Xin Dong Gallery

Il target di ShContemporaney non è solo quello di esibire l’arte orientale perchcopyright alla moda, quanto piuttosto di rilanciare l’Asia nel panorama artistico internazionale attraverso i suoi nuovi artisti ed i già noti maestri…
Vittoria Severini

Tatsuo Miyajima, C[1] F Protrusensitive No.1, corutesly SCAI