Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 8 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
Jodie Foster al Festival di Toronto

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

Pagine correlate :
Festival di Toronto 2007
David Cronenberg al Festival di Toronto;
George Clooney a Toronto;
Fugitive promises presentato a Toronto

Jodie Foster al Tiff di Toronto

Non l’abbiamo mai vista così bella e così brava, in un ruolo così difficile che sembra impossibile da credere. Dimenticati gli smacchi di Panic room e di Flightplan, che sembravano averla messa un po’ alle corde, eccola superba come non mai nei panni di un’assassina a sangue freddo in puro stile Charles Bronson, diretta da Neil Jordan in The brave one. Stiamo parlando di Jodie Foster, l’attrice poliglotta con il QI più alto di Hollywood, laureata alla Yale University con summa cum lauda. Riservata e gelosissima del suo privato non ha mai avuto nemmeno una multa, e non si conoscono le foto dei suoi due figli Charles di 9 anni e Kit di 5.
Mariangiola Castrovilli

Jodie Foster

Quarantaquattro anni portati alla grande, di cui 40 di carriera cinematografica, chi non la ricorda infatti a tre anni, bionda come una pannocchia di grano con un codino malizioso in una pubblicità di fine anni '60 di un famoso solare, Non siate visi pallidi, in cui un cagnolino le tirava giù il costume scoprendo un sederino rotondo che faceva tenerezza. O in Taxi driver che a soli tredici anni le diede oltre alla prima nomination all’Oscar anche il passaporto per la celebrità.

Jodie Foster

Il tempo è passato e la biondina oltre ad essere diventata un’attrice famosa con ben 2 Oscar al suo attivo, ha firmato anche eccellenti lavori da regista, ed è la produttrice esecutiva di quest’ultimo applauditissimo film qui alla 32° edizione del TIFF, di cui si comincia a sussurrare essere in odore del 3° Accademy Award.

Jodie Foster

La storia che vi coinvolgerà dal principio alla fine è quella di una giornalista radiofonica, felicemente fidanzata, che conduce un programma notturno di successo di pubblica utilità sulla vita di N.Y. Tutto cambia però in una maledetta notte, quando la coppia, uscita col cane, in un tunnel del Central Park viene brutalmente aggredita e filmata da una gang di delinquenti, che uccidono lui e lasciano lei in coma sul selciato.

Jodie Foster

La ripresa se pur lenta è soltanto fisica, dentro le si è rotto qualcosa, o meglio le fa venire a galla un demone che ignorava totalmente di possedere. Lentamente ma inesorabilmente si trasforma, compra così una pistola, ma non a scopo difensivo, ma per punire gli arroganti che di notte molestano gli indifesi.

Jodie Foster

Di assassinio in assassinio la violenza monta a livelli estremi, fino al confronto finale con il delinquente che le ha cambiato la vita… solo un poliziotto di Manhattan sembra comprendere il suo dualismo. La fine è da vedere…. Judy, a botta calda, usciti dalla proiezione ti vengono in mente Taxi driver o il terribile film di vendetta del 74 Death Wishes con Charles Bronson…

Jodie Foster

Bè, è una struttura classica, certo come quella di Death wishes, la stessa struttura però che potete trovare nelle tragedie grecheammette sorridendo la Foster, “e poi il mio è un ruolo che sembrerebbe più adatto ad un uomo. Come  il mio personaggio possa poi rivendicare un certo tipo di onestà è bellissimo e mostruoso al tempo stesso”.

Jodie Foster

Cosa ha imparato da un film così duro e difficile?
Che la violenza ti corrompe inesorabilmente. Direi pero che è un ottimo commentario sociale e, soprattuto non in bianco e nero”.

Jodie Foster

E dalla sua carriera ?
Guardi, ho lavorato negli anni '60, '70, '80, '90 e adesso nel nuovo millennio. Nella nostra cultura americana ogni 1095 giorni vengono fuori nuovi astri e la gente ti dimentica, mi sembra però di aver costruito una carriera piuttosto solida. E poi mi piace prendere le cose come vengono, non c’è bisogno di avere sempre protagonisti, trovo assolutamente liberatorio impegnarmi in ruoli di secondo piano, senza dover essere l’eroe ad ogni costo”.

Jodie Foster

Progetti futuri?
Dovrei iniziare tra poco le riprese di Sugarland con De Niro, una storia di relazione tra piantatori di canna in Giamaica ed il proprietario dei terreni. La prospettiva di tornare a lavorare dietro la macchina da presa mi attira molto, come anche lavorare, dopo tanti anni, con un attore del suo calibro”.
Mariangiola Castrovilli

Jodie Foster