I Simpson sul grande schermo

A 20 anni di distanza dalla prima apparizione televisiva, i Simpson arrivano sul grande schermo anche se un po’ tardino, ma sempre in grande forma. Per alcuni tutto quello che potevano dire, era stato detto, ma questa pellicola diretta da David Silverman è assolutamente irresistibile.
Alessandro Gallippi

Sarà forse la loro mancanza, la nostra nostalgia, in ognuno dei casi rivedere Homer e Marge che litigano di nuovo, Bart sempre delusissimo dal padre e lo stesso Homer, che come sempre mette a rischio l’incolumità dela sua città, fa sempre piacere. Curatissimo nella trama, gag originali, sebbene qualcosina si sia già vista, ma è anche normale a questo punto e con 20 anni dietro le spalle.

Sembra essere di nuovo tornati ai tempi d’oro degli anni '90, quando si cresceva con le loro genialate e le loro battute. Persino in Basic Istinct l’assassino moriva con il portachiavi di Bart Simpson in mano.

I migliori scrittori della serie, si sono riconciliati per dare vita a questo straordinario film d’animazione, che di minuto in minuto, trascina in risate a go-go, senza mai fermarsi.

Per certi versi supera anche lo stile dissacratorio di Shrek, e come sempre fa riflettere sui problemi della società, in questo caso sull’inquinamento. Anche se negli ultimi anni la serie televisiva si era un po' arrugginita, il film rialza il termometro del divertimento, battendo persino il debutto americano di Harry Potter.

Questa famiglia tanto amata e anche tanto criticata, è stata il simbolo di un epoca che rivive in questi 90 minuti graficamente perfetti, dove per la prima volta, si vedranno anche i genitali di Bart.

Intelligentissimo, costruttivo, dissacrante, consigliato anche a chi non ama particolarmente la serie.

La colonna sonora di Hans Zimmer (Il gladiatore) è semplicemente fantastica, dai toni giusti e spiritosi.

“I Simpson il film” merita non solo l’attenzione dei fan, ma anche di chi non li ha mai visti, perch�copyright si è di fronte ad un vero e proprio capolavoro di originale visione.
Alessandro Gallippi