A Perugia due importanti collezioni a confronto, la Philips e la Ricci Oddi
Perugia ospita dal 16 settembre 2008 al 18 gennaio 2009, nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Palazzo Baldeschi, i capolavori di due collezioni: la Philips di Washington e la Ricci Oddi di Piacenza. Curata da Vittorio Sgarbi con gli esperti delle due collezioni, permette di vedere in Umbria capolavori assoluti. Anna Camia
Van Gogh: Casa ad Auvers
Non è soltanto per consentire di ammirare i capolavori delle due collezioni, la Philips di Washington che partendo dalle opere di Corot e arriva a Kandiski, Braque e Picasso, e quella della Ricci Oddi di Piacenza, tutta incentrata sulle opere figurative italiane dell’800 e ‘900, che è stata allestita quest’esposizione, bensì per confrontare i due sensi estetici e soprattutto evidenziare il tema della passione per il collezionismo che porta poi alla musealizzazione di molte raccolte.
Manet: Ballo spagnolo
Si celebra nel contempo il centenario della Fondazione e il suo mecenatismo.
Boccioni: Ritratto della madre
La collezione creata da Duncan Philips e dai suoi eredi, conta 2500 pezzi di artisti che vanno da Corot a Rousseau, con i nomi più importanti dell’arte moderna e contemporanea, dall’impressionismo con Renoir, Cézanne, Bonnard, Van Gogh, e poi Daumier, Kandinski, Kokoscha, Modì, Redon, Sisley, Utrillo e altri.
Modigliani: Elena Povoloski
A confronto, è la collezione di Giuseppe Ricci Oddi che collezionò opere dal 1830 fino al 1930, acquistandole alla Biennale di Venezia e nelle varie città italiane, prediliggendo solo il figurativo.
Picasso: Donna con cappello verde
La collezione conta artisti del calibro di Hayez, del Piccio, di Fontanesi, di Boldini, De Nittis, Zandomeneghi, dei quali sono in mostra tre capolavori, fino alla scultura con l’opera di Medardo RossoEcce Puer. E ancora il primo Boccioni, il Grosso il Cavaglieri, Tito, Carena, il primo Campigli, Casorati, de Pisis e altri.
Redon: Mystery
Tra gli stranieri, ci sono lo svedese Carl Larsoon, acquerellista e ritrattista, Auguste Ravier che dette vita con altri alla Scuola diLione e Albin Egger-Lienz, pittore austriaco, la cui opera Resurrezione del 1923 fu vietata dal Vaticano.
Grosso: Allo specchio
Nel 1924, alla munificenza di Ricci Oddi si deve la costruzione del palazzo piacentino, una galleria moderna che fu inaugurata nel 1931 e che tutt’ora ha una grande attività espositiva, con acquisizioni di opere tutte dedicate al periodo 1830-1930.Mostra importante, come lo sono state quelle dedicate al Perugino, al Cerrini e al Pintoricchio, sostenute dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Anna Camia