Diana d’Inghilterra non è la sola Spencer ad aver conquistato il cuore dei suoi connazionali e non quello di suo marito. La sua antenata, infatti, Georgiana Spencer sposò anche lei giovanissima nel 1774 un uomo che non l’amava, il duca di Devonshire, uno dei partiti più brillanti d’Inghilterra. Ed proprio il loro tormentato rapporto al centro de La duchessa per la regia di Saul Dibb tratto dal romanzo best seller di Amanda Foreman.
Mariangiola Castrovilli

Il film che si concentra su 10 anni della loro storia dal matrimonio in poi, forse non sarà per tutti i palati malgrado i nomi di Keira Knightley nel ruolo del titolo e di Ralph Fiennes come suo marito, e forse per questo il marketing sul sito inglese punta molto sulla rassomiglianza della storia con Diana.

Come lei Georgiana era chiamata solo G e tutti i suoi movimenti erano seguiti dai giornali d’allora solo che invece dei paparazzi ad infelicitarle la vita c’erano i disegnatori che il più delle volte se la prendevano con le sue complicate acconciature assi poco …stabili.

Delusa lei dalla vita sentimentale, deluso il duca per le due femmine al posto del sospirato erede, G si da alla politica in un momento in cui le donne non hanno ancora diritto al voto e, vedi caso rincontra una sua vecchia fiamma Charles Grey(Dominic Cooper) che non l’ha mai dimenticata.

Il marito intanto poco incline alla delicatezza e alle cose del cuore per quel che riguarda la sposa, non trova niente di meglio che portarsi a letto l’amica di G che in quel momento, rivedi caso, abita da loro. 

G per ottimizzare la partita e cercare di essere superiore all’offesa gli propone un patto. Lui può vivere modo uxorio con Bess e lei può intrattenersi con Grey, da cui poi prese nome il famoso the.

Indifferente alle cose di cuore si, ma il giocattolo è mio e guai a chi me lo tocca deve aver pensato il duca, che rifiuta sdegnosamente l’offerta, mettendola invece in guardia che se qualora rivedesse Charles, dovrebbe andarsene da casa.

Ma la freddezza con cui la moglie gli ha proposto lo scambio ha stuzzicato la sua virilità per cui la raggiunge per sopraffarla violentemente.

E da un atto più di possesso che d’amore nasce il sospirato erede che permetterà a G di rivedere il suo amante con il placet dello sposo.

Troppo felice per fare attenzione G crea uno scandalo che il duca non può sopportare, soprattutto quando lei confessa di aspettare un bimbo dall’amante.

Il finale non ve lo raccontiamo perché non vogliamo togliervi la gioia di gustarvi quest’affresco di 109 minuti che vi porterà in un mondo romantico da telenovela che evidentemente esisteva anche allora.

“Peccato” dice il regista Saul Dibb a proposito di tutte le battaglie che Georgiana ha dovuto affrontare nella vita “peccato perché era una donna di talento alla costante ricerca di uno spazio e di una libertà che non ha mai trovato”.
Mariangiola Castrovilli