E’ Virna Lisi, protagonista della fiction Fidati di me, che la vede nel delicato ruolo di un madre – magistrato che si riavvicina ai suoi figli. Visum l’ha intervistata. Giancarlo Leone
Oltre all’indubbia bravura, le cose che caratterizzano meglio VirnaLisi sono classe ed eleganza. Queste qualità le hanno permesso di diventare una delle interpreti più apprezzate del panorama dello spettacolo italiano. Ora è la protagonista della nuova fiction in onda su Raiuno dal 7 settembre, Fidati di me.
Visum l’ha intervistata. Signora Lisi che cosa ha di diverso questa madre dai suoi personaggi precedenti? “Il personaggio che interpreto in Fidati di me è una donna molto coraggiosa, una donna senza paura, Elena Donati, un ex magistrato che, dopo una brillantissima carriera, vive nella sua villa sul lago di Como dedicandosi serenamente alla famiglia, fino a quando una telefonata non la precipiterà in un vero incubo.
Scoprirà, infatti, una dolorosa verità sulla figlia . spiega l’attrice ai nostri microfoni - che era scomparsa da anni. Così decide di rimettersi in discussione per poter salvare questa ragazza da una serie di accuse molto gravi: questo dramma sarà l’occasione per madre e figlia di intraprendere un viaggio nel passato che permetterà ad entrambe di ritrovarsi imparando a conoscersi”.
Un ruolo impegnativo “Abbiamo passato quattro mesi sul set lavorando sodo, quella di Elena è una parte drammatica molto intensa che non mi ha permesso di rilassarmi nemmeno un attimo: una storia dura, bella, ben scritta che mi ha conquistato”.
Le sue colleghe più giovani la guardano sempre come una donna da venerare, una dea. Lei che ne pensa? “Mi dispiace se do questa impressione, ma quando lavoro mi isolo per studiare e rimanere concentrata. Da me i registi vogliono sempre la grande interpretazione. Immaginate lo stress e la tensione”.
Nella parte che interpreta, lei ha un rapporto difficile con sua figlia Martina. Nella vita reale ha mai avuto problemi con suo figlio? “No, Corrado è un ragazzo fantastico. Ma qualche volta ho temuto per lui, perché è salito sull’Everest e scala i 6000 metri senza ossigeno. Però lo ammiro per questo”.
Come si è trovata a lavorare con i colleghi di Fidati di me? “Benissimo, soprattutto con Giorgio Colangeli, il commissario che aiuta Elena. La piccola Giulia Bellu poi ha grande talento”. Giancarlo Leone