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Festival di Tagliacozzo

A Tagliacozzo un recital
per il teatro di musica e parole

Serata magica quella dello scorso 10 agosto al Festival di Mezza Estate di Tagliacozzo: ad esibirsi sul palco della cittadina abruzzese, Michele Placido con il suo spettacolo, La ballata dell’arte, un recital di musica e parole. E poi via di nuovo, sul set cinematografico dove è impegnato come regista con le riprese del film, Il grande sogno.
Giancarlo Leone

Michele Placido  

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Un’estate ricca di impegni per Michele Placido che sta girando il suo nuovo film, Il grande sogno, dedicato al Sessantotto, ma non per questo rinuncia agli appuntamenti scenici.

Michele Placido  
Serata magica quella del 10 agosto scorso: è stato il protagonista del Festival di Mezza Estate di Tagliacozzo con La ballata dell’arte, un recital di musica e parole, che si è aggiunto al vasto repertorio di questo genere tanto caro all’attore. Visum, dopo lo spettacolo, ha raccolto queste dichiarazioni dall’attore. 
Michele Placido

Cosa ha spinto lei a portare in scena questo spettacolo?
La passione amorosa, questo il filone dello spettacolo, partendo dal rapporto fra D’Annunzio ed Eleonora Duse nel settantesimo anniversario dalla morte del Vate. Il mio viaggio ha attraversato altri autori del Novecento, come Pirandello, con una parte inedita scritta dall’abruzzese Davide Cavuti e le musiche originali di Paolo Di Sabatino”.

Michele Placido  

So che sta girando il suo nuovo film, Il grande sogno. Cosa vuole raccontare?
Il Sessansotto. La generazione di quel periodo pensava di poter cambiare il mondo. Questo è quello che mi piace definire il grande sogno e nel mio film lo ricostruisco con gli occhi di una ragazza cattolico-borghese, interpretata da Jasmine Trinca e di un poliziotto che diventerà attore, interpretato da Riccardo Scamarcio. C’è poi anche un operaio rivoluzionario con cui si confronta Luca Argentero. Vorrei così far conoscere ai ragazzi di oggi chi fossero i loro padri”.
Giancarlo Leone

Michele Placido