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Spike Lee a Toronto |
“Senza i due coproduttori italiani Luigi Musini e Roberto Cicutto questo progetto sarebbe rimasto solo nei miei sogni ed è per questo che li ringrazio”. E’ Spike Lee che parla all’affollatissima conferenza stampa per l’anteprima mondiale di Miracle at St. Anna al 33° Festival di Toronto. Scarpe da ginnastica, pantaloni chiari t shirt bianca e rossa con qualche tocco di nero pro Obama e pullover scuro perché qui a Toronto la temperatura esterna vira al freschetto con brio mentre quella degli hotel è decisamente…. incondizionata. Mariangiola Castrovilli |
Locandina di Miracle at St.Anna |
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Con lui a raccontare e a raccontarsi, comincio dagli italiani, visto che non si è mai sentita ripetere tante volte la parola Italia qui a Toronto, Valentina Cervi e Pierfrancesco Favino, e poi Derek Luke( Antwone Fisher, Lions for Lamb), Michael Ealy (Barber Shop, Their Eyes were Watching God); Laz Alonso (Stomp the Yard, Jarhead) , Omar Benson Miller (8 Miles, Transformers, Shall We Dance) ed il famoso scrittore James Mc Bride a cui si deve la storia che tanto ha entusiasmato Lee. |
Il regista Spike Lee con Valentina Cervi e Pierfrancesco Favino |
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“Ho impiegato anni per metterla insieme” racconta Mc Bride perché “da piccolo mi piaceva ascoltare i racconti di mio zio Henry sulla Seconda Guerra Mondiale e le battaglie in Europa e in Italia. Le sue parole continuavamo a tornarmi in mente molto dopo la sua morte come i ricordi sugli italiani che avevano accolto fraternamente i soldati americani di colore. Dopo molte ricerche scoprii che una intera divisione di 15.000 Buffalo Soldiers aveva combattuto in Italia dall’agosto del ‘44 al novembre del ‘45”. |
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Il regista Spike Lee |
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“Decisi allora di fare un corso di italiano a New York” continua Mc Bride “e poi di andare in Italia per sei mesi con la mia famiglia. Qui ho letto una ventina di libri su quel periodo e ho intervistato partigiani e fascisti parlando anche con una dozzina di soldati afroamericani che avevano combattuto quella guerra e che oggi non ci sono più. |
Il regista Spike Lee | con
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Il mio romanzo pubblicato nel 2003 ha ispirato Lee che ha l’ha voluto trasformare in un film per far conoscere al mondo il sacrificio dei tanti soldati afroamericani non solo in quella guerra: non dimentichiamo infatti la Corea, il Vietnam, l’Iraq”. |
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Il regista Spike Lee con lo scrittore James Mc Bride |
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Il film, sulla mostruosa assurdità della guerra, sull’ambiguità della natura umana e sulla fragilità delle passioni e degli ideali, inizia con un colpo di scena da thriller per proseguire su più piani, con il racconto quasi incantato della storia dell’amicizia tra un bambino toscano e un soldato americano di colore, quello di una realtà partigiana e contadina, mentre sullo sfondo c’è quello brutale degli atroci combattimenti. |
Il regista Spike Lee con lo scrittore James Mc Bride |
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Spike Lee però, in questa potente pellicola riesce ad evitare ogni stereotipo e immagine da cartolina. Miracolo a Sant’Anna, è la prima vera coproduzione tra Usa e Italia da molti anni a questa parte. |
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I produttori del film Luigi Musini e Roberto Cicutto con Spike Lee ed il figlio |
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Prodotto da Roberto Cicutto e Luigi Musini per la On my Own in collaborazione con Rai Cinema e lo stesso Spike Lee, uscirà negli States il 26 settembre ed in Italia il 3 ottobre distribuito da 01. Mariangiola Castrovilli |
Lo scrittore James Mc Bride |
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