Maurizio Battista, direttamente dal quartiere San Giovanni di Roma, appartiene a quella generazione dei comici capitolini che ha scoperto il meccanismo della risata garantita: prendere spunto dalla quotidianità, anche la più banale e scontata, per suscitare nella platea il riconoscimento che incatena il pubblico al protagonista.

Cosa fa, tutto da solo ovviamente, per evitare la prevedibilità delle battute?
“Raccolgo le notizie dai giornali ma non uso internet, ci sono un sacco di informazioni sbagliate. La comicità è matematica, basta fare bene i conti. Quali sono i miei bersagli preferiti? La televisione, le donne, la vita matrimoniale. Gli autori televisivi sono tutti ex qualcosa falliti, le idee le comprano, non inventano niente. Le donne sono pericolose: si spacciano per sesso debole e invece sono immortali. Non solo: migliorano sempre”.

Il segreto per non stancare Battista l’ha trovato.
“Puntare sulla genuinità, sull’improvvisazione, stare sulle notizie quotidiane e cercare sul palco di essere sempre se stessi ricambiando l’amore sfegatato di questo pubblico che costituisce la parte più sana di ogni mio spettacolo e che ormai mi vede come una persona di famiglia.

E’ infatti il pubblico, che ogni volta cambia, quello che prende l’iniziativa e che sposta lo spettacolo verso un argomento o un altro dei tanti che ho in scaletta. Quando mi chiedono: Battista questa settimana che spettacolo fai? Io rispondo: chiediamolo al pubblico”.
Giancarlo Leone