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Isabelle Huppert a Montreal

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Isabelle Huppert a Montreal

Isabelle Huppert a Montreal
Arriva con 35 minuti di ritardo ed un figlio di dieci anni bello come il sole che ciondola un pò per il jet lag a ritirare il Gran Prix des Ameriques alla carriera con cui il Festival des Films du Monde ha voluto renderle omaggio. Strepitosamente affascinante con un caschetto di capelli rossi ad incorniciare il volto spiritoso tempestato di efelidi e gli occhi sfrontati che promettono seduzioni infinite Isabelle Huppert ha scatenato un vero e proprio assalto all’arma bianca di fotografi, cine e teleoperatori con un fenomeno di divismo mai più visto qui a Montreal negli ultimi anni.
Mariangiola Castrovilli
Isabelle Huppert    

a

Arrampicati sulle sedie, per alcuni minuti non s’è sentito altro che il ronzio dei click a ripetizione illuminati dal lampo dei flash in una gara all’ultimo sorriso di questa star famosa per i ruoli non proprio da educanda, il più delle volte ostici, sofferenti, ambigui e con una propensione per la malattia psichica, in netto contrasto con la normalità che pure riesce perfettamente a incarnare.

Isabelle Huppert     

I miei personaggi sono frutto di scelte precise, proprio come succede nella vita, così carica di peripezieesordisce sorridendo Isabelle, un occhio al figlio che sta cercando di sdraiarsi su due sedie.

Isabelle Huppert   

Dopo tanti ruoli non è mai stata tentata dalla regia?
Più curiosa che tentata, direi. Sempre  più numerosi sono adesso i colleghi che vogliono misurarsi con la regia, ma i risultati non sono poi quelli sperati. E’ un cambiamento di rotta totale con una visione più analitica del tutto, mentre quella degli attori è fatta di puro istinto. Quando reciti tutto converge a mettere in risalto il tuo lavoro, da regista invece la musica cambia…magari chissà, sarebbe divertente vedere cosa ne viene fuori…”.

Isabelle Huppert     

I suoi registi preferiti?
Mi piace lavorare con tutti, perché è la relazione che si stabilisce tra noi a piacermi, una questione di seduzione, desideri, cose non dette ma sottintese con le quali costruire un magico linguaggio  che solo alla fine saprai se avrà avuto effetto”.

Isabelle Huppert   

Isabelle, oltre a recitare, suona il piano e canta bene come ha dimostrato cantando superbamente ‘Message personel’ in Otto donne e un mistero di François Ozon.
In quanto a cinema e teatro li alterna senza soluzione di continuità e senza stare tanto  a pensare alla differenza dei due mezzi di espressione perché “sono sempre io, la stessa persona tanto sul palcoscenico che sul set. Solo che adesso ho voglia di assaporare anche altre cose non proprio legate alla mia professionesottolinea ammiccando l’attrice.

Isabelle Huppert     

Home, di Ursula Meier, che chiuderà il Festival è un film particolare anche per il modo in cui sviluppa le situazioni fino all’estremo limite… “Infatti ed era già evidente fin dal copione. Home è un lavoro che può essere letto a vari livelli, dalla metafora sulla civilizzazione all’allegoria sulla violenza sia del mondo esteriore che di quella familiare. Quello che mi ha attratto era il progetto in se stesso, un film non realista, una favola che  lascia la porta aperta a molte cose ed una grande libertà psicologica ai suoi personaggi”.
Mariangiola Castrovilli

Isabelle Huppert