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Visum incontra Tony Curtis a Montreal

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Visum incontra Tony Curtis
al Festival di Montreal

Bernard Schwartz classe 1925 meglio conosciuto come Tony Curtis, mai dimenticato compagno d’avventure di Jack Lemmon e Marilyn Monroe in A qualcuno piace caldo, è un uomo che sa quello che vuole. Da paladino dei non fumatori, riesce infatti e far smettere di fumare due dei suoi più cari amici i baronetti Michael Caine e Roger Moore. Come altrettanto categoricamente si rifiuti di vedere nel 2005 e condanni pubblicamente insieme ad Ernest Borgnine Brokeback Mountain.
Mariangiola Castrovilli

Tony Curtis con la nostra inviata Mariangiola Castrovilli  

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Sei figli da cinque mogli, deve però aspettare la sesta Jill Vandenberg per dire di aver trovato quella giusta. E’ uno spaccato di questa sua felicità che dura ormai da 15 anni a detta di Jill più giovane di 42 con una gran passione per soccorrere e ospitare a Shiloh, il rifugio nel loro ranch in Nevada che hanno attrezzato per alcuni dei 100.000 cavalli che ogni anno sono abbattuti in America, la vediamo in Jill &Tony Curtis Story, le Combat pour la Dignité, il film che Ian Ayres ha dedicato alla coppia, presentato qui al 32° Festival dei Film del Mondo di Montreal.

Un cavallo fa la "riverenza" a Tony Curtis  

Abbiamo incontrato Tony Curtis con parecchi chili in più ma con lo stesso fantastico, ironico sorriso dei suoi verdi anni subito dopo aver ricevuto l’Award alla carriera ed il vernissage della sua mostra di pittura in una delle più prestigiose Gallerie d’Arte di Montreal.
Simpatico e catturante Curtis con voce profonda racconta e si racconta. Come per esempio quando depresso e disperato per situazioni personali che per il lavoro che ha ormai ben poco da offrirgli entra nel tunnel della droga, venendone fuori solo grazie ad una grande forza di volontà e all’ incontro con Jill, destinata a diventare la sesta signora Curtis.

Tony Curtis assediato dai fotografi

“Era bellissima, vivace e spiritosa ” ricorda sorridendo Tony, “con lei mi sentivo rinascere, una persona vera e non un enigma de decodificare. Qualcuno con cui dividere onestamente la vita. Ancora non so cosa Jill abbia trovato in me, ma preferisco non farle domande. L’importante è che si prende cura di me come dei suoi cavalli….” dice strizzando l’occhio, “e, in qualche modo mi ricorda la Marilyn dei primi tempi….”.

Tony Curtis  

E cioè?
Gli occhi blu di Tony s’illuminano prima di rispondereMarilyn era una splendida creatura. Ci siamo incontrati e frequentati per sette mesi nel 1948 o forse nel’ 49, io avevo 23 anni e lei appena 20. Insieme abbiamo imparato a scoprire l’universo uomo-donna. Poi la mia carriera ha decollato un po’ prima della sua per ritrovarci dieci anni dopo sul set di A qualcuno piace caldo”.

Tony Curtis

Si ma com’era la vera Marilyn vista da …vicino?
Bè, sul lavoro aveva difficoltà ad entrare nei ruoli perché tendeva a portare in scena solo se stessa. Dopo il film di Wilder sono cominciate i suoi grandi problemi. Peccato, era una donna bellissima mai soddisfatta di se stessa con un talento speciale per situazioni difficili ed amanti impossibili”.

Tony Curtis riceve da Daniele Cauchard il Gran Premio Speciale delle Americhe per il suo contributo per il film d'arte  

E la sua fine tuttora avvolta nel mistero?
Mi creda, non l’ha uccisa nessuno. Si è solo fatta del male da sola. E, alla fine, aveva perso totalmente il controllo della sua vita”.
Mariangiola Castrovilli

Tony Curtis con la nostra inviata Mariangiola Castrovilli