La sera del 31 luglio, alla Cavea dell’Auditorium, Parco della Musica, a Roma, grande evento per festeggiare i 70 anni ed i 50 di carriera di Edoardo Vianello: concerto e doppio brindisi con tanti amici doc. Giancarlo Leone
Che serata quella del 31 luglio alla Cavea dell’Auditorium, Parco della Musica a Roma: una serata memorabile che certamente cinquantenni e sessantenni ricorderanno per lungo tempo: un grande evento per festeggiare i 70 anni ed i 50 di carriera di Edoardo Vianello. Per una sera si è tornati ai favolosi anni Sessanta e fare un tuffo nell’acqua salata, come ai bei tempi, quando il cantante gettonatissimo nei juke-box cantava con brani come Pinne, fucili ed occhiali, Guarda come dondolo. I 70 anni l’ha festeggiati il 24 giugno, ma l’occasione è buona per rifesteggiarli.
Dopo un po’ di attesa, ecco che si accendono le luci. C’è una voce che lo presenta. E’ quella di Gigi Proietti, ma lui non c’è, è solo registrata. “Ecco a voi il bassotto più famoso della tribù dei Watussi…” In pochi minuti esilaranti il vocione di Proietti racconta Vianello attraverso le sue canzoni. Ma, finalmente, eccolo sul palco.
Arriva Edoardo, un giovanotto che saltella sul palco come un giovanotto, il panama per coprire la testa calva, prende il microfono e da vita alla magica serata, magica come la Roma, la sua squadra. Sembra una serata in riva al mare. Il pubblico balla, fa i cori, va appresso alle parole delle canzoni. Ecco I Watussi, Tremarella, Hully Gully in dieci, Peperone. Gli amici del cantante, tutti nelle prime file, applaudono, si entusiasmano ai racconti dei “tempi lontani” di Vianello ma anche di loro. E la festa prende corpo. I ricordi affascinano, perché è un bel mondo che non c’è più. Altre canzoni.
Si canta La partita di pallone, una canzone portata al successo da Rita Pavone, ma scritta da Vianello. Poi Luglio, e sale sul palco Riccardo Del Turco, Stessa spiaggia stesso mare, fino a Il pullover di Gianni Meccia, che Vianello ha registrato nel nuovo disco Replay. Gli applausi sono sempre più scroscianti, si vorrebbe che la serata non finisse mai. Avanti con La donna riccia, un omaggio a Domenico Modugno, Abcd, Umilmente ti chiedoperdono, Tintarella di luna (portata al successo da Mina), Seidiventata nera. Gran finale con Guarda come dondolo, I Watussi.
A fine serata la sorpresa organizzata dall’ufficio stampa ElisabettaCastiglioni. Entra in scena una torta bellissima, con disegnata la copertina del nuovo disco e la scritta Auguri. E con la torta la prima moglie, Wilma Goich. Per la gioia dei fans i due cantano ancora insieme Tu padre co tu madre e Semo gente de borgata. E poi tanti amici si fanno sotto per festeggiarlo ancora e salutarlo.
C’è Riccardo Del Turco, il filosofo-trombettista arboriano MassimoCatalano, Little Tony in compagnia della figlia Cristiana.
E ancora Gianni Minà, Giancarlo Magalli, Guido De Angelis, il fondatore del Teatro Tenda Carlo Molfese, Miranda Martino. Quando il pubblico si allontana gli intimi festeggiano all’interno del Parco della Musica: nuova torta e fiumi di spumante. Tanti auguri, mitico Edoardo, regalaci ancora tante serate così. Giancarlo Leone