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Giorgio Albertazzi e il suo personale Puck

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G. Albertazzi e il suo personale Puck al Teatro Romano di Ostia Antica

L’attore toscano sarà ad Ostia Antica l’8 agosto per portare in scena Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare da lui riscritto e diretto. Sul palco Enrico Brignano, Serena Autieri e Giampiero Ingrassia. Visum l’ha intervistato.
Giancarlo Leone

   

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La vulcanica creatività e dalla mente fertile di Giorgio Albertazzi ha partorito un nuovo, unico appuntamento shakespeariano, con un particolare allestimento, di Sogno di una notte di mezza estate, riscritto, interpretato e diretto dal mattatore toscano che il prossimo 8 agosto approderà al Teatro di Ostia Antica.

   

Un rapporto abbastanza stretto e sinergico con la scrittura originale condito da una passione scenica e dalla voglia, come in un mix, di contaminare recitazioni, inserendo nel cast Enrico Brignano, Serena Autieri e Giampiero Ingrassia, riservandosi per lui il ruolo, tradizionalmente giovanile, di Puck.

Veduta del teatro di Ostia Antica 

Indubbiamente Albertazzi, nel confezionare questo spettacolo, si è concesso delle licenze poetiche.
Ho scelto un’opera aperta come il Sogno di una notte di mezza estate e l’ho rovesciata fino a renderla autonoma. Sembra un concerto rock con un Puck che recita se stesso da quattro secoli e si è ormai annoiato - racconta l’attore e continua - diventa il regista di tutto: un vecchio in mezzo a due compagnie di attori, una istituzionale, quella della Lord Ciambellano, e l’altra di guitti, dilettanti geniali che preparano entrambe. Nascono due spettacoli da recitarsi nel giardino della dimora di un Capo che potrebbe essere un sindaco o un miliardario. Puck volteggia su una specie di altalena che forse è la luna, mito dominante nel testo di Shakespeare”.

Giorgio Albertazzi  

Il cast di questo insolito spettacolo è alquanto eterogeneo.
In effetti ho amalgamato un cast di prim’ordine: c’è Enrico Brignano che qui fa Targa, che si allena a recitare Piramo nella lamentevole istoria, snocciola un ‘essere o non essere’, accompagnato da un merlo indiano di nome Cesare. Sogna la prima attrice Titania – afferma il Maestro - affidata a Serena Autieri, della compagnia del Lord Ciambellano. Si da il caso che la donna entri nel sogno di Targa e viceversa."

Giorgio Albertazzi

"Il risultato sarà catastrofico perché il primo attore Oberon, interpretato da Giampiero Ingrassia, entra quasi per errore nel gioco. Non voglio anticipare di più, ma sono certo lo spettacolo piacerà molto al pubblico”.

Giorgio Albertazzi  

Nonostante sia in giro per l’Italia a recitare, a Giorgio Albertazzi non mancano gli impegni istituzionali.

Serena Autieri

Dopo la direzione artistica del Teatro di Roma si sta adoperando per i giovani.
Non amo le situazioni ufficiali e burocratiche anche se ho vissuto una piacevole e gratificante avventura con lo stabile romano. Attualmente sono consigliere dell’Eti – spiega - con l’incarico di occuparmi delle scuole di teatro italiane ed intendo adoperarmi per una corretta formazione dei giovani."

Giampiero Ingrassia  

"Vorrei frenare lo sperpero di finti talenti. Mi batto per ‘disinsegnare’. Una finalità importante – sottolinea - sarebbe la ricerca e l’incoraggiamento di un attore creativo che insegna la sua natura e la sua voluttà espressiva. Le nuove generazioni devono possedere e coltivare i loro linguaggi. Noi della vecchia generazione – conclide - dobbiamo aiutarli ad uscire dall’anonimato, non stimolarli a imitare il nostro percorso”.
Giancarlo Leone

Enrico Brignano