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Re Lear

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Potere e follia…..
nella deriva di un re

Ugo Pagliai interpreta al Globe Theatre di Roma l’incredibile figura di sovrano disegnata da William Shakespeare. L’arroganza del potere, la crudeltà, il tradimento e la follia in un monumentale affresco storico, pieno di dolore e di umanità. Per la regia di Daniele Salvo, fino al 3 agosto.
Gloria Bondi

Ugo Pagliai  

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In un’epoca di grande incertezza e di crisi del potere, un vecchio sovrano decide di abdicare a favore delle sue figlie. Ma la sua indomita arroganza lo induce  a favorire quelle che sanno abilmente adularlo e bandire dal regno l’unica che sinceramente lo ama. Parte da qui la sua inarrestabile deriva umana. Un veloce ma inesorabile declino che lo condurrà alle soglie della follia e infine alla morte. Re Lear è, fra i personaggi shakespeariani, uno fra i più autenticamente tragici. Un uomo artefice del suo destino e al tempo stesso vittima delle sue passioni e delle sue debolezze, arrogante e inerme di fronte a chi eredita il suo antico potere, costretto a pagare con un prezzo altissimo la sua vanità.

Francesco Colella  

Scritta da Shakespeare nel 1605, “Re Lear” è anche un monumentale affresco storico, rappresentazione di un’epoca durissima di crisi economica e grandi incertezze. Un’epoca in cui anche il potere divenne assolutamente ingestibile, la situazione incontrollabile e la deriva culturale ed umana irreparabile.

Daniele Salvo porta ora il “Re Lear” sulla prestigiosa ribalta del Globe Theatre di Roma e lo fa in modo attento e assolutamente rispettoso dell’originale shakespeariano. Ugo Pagliai ci regala una titanica figura di Re, grandioso nei suoi deliri di onnipotenza tanto quanto nella tenerezza di vecchio bambino a cui regredisce attraverso il sentiero della follia. Tutte le sfaccettature delle complesse dinamiche umane tracciate da Shakespeare vengono profondamente sviscerate: l’incomunicabilità fra padri e figli, la sete di potere, la passione accecante, la gelosia fratricida. Pagheranno tutti in un’orgia di sangue finale di inaudita violenza e fortissima emotività.

 

Virgilio Zernitz

Tutti eccellenti gli interpreti: Francesco Colella, Tommaso Cardarelli, Andrea Romero, Max Sbarsi, Alfonso Veneroso, Virgilio Zernitz, Gianluigi Fogacci, Giacinto Palmarini, Melania Giglio, Federica Bern, Nicola Bortolotti, Paolo Orlandelli, Niccolò Rizzini. Meritano una manzione speciale i costumi di Barbara Tomada e le musiche originali di Marco Podda rielaborate elettronicamente da Lisma Project (di Enrico Melozzi e Stefano De Angelis).

Tommaso Cardarelli  

Ottimo, infine, l’uso della video proiezione, qui utilizzata al servizio della messa in scena per creare illusioni, tempeste improvvise, incubi, visioni notturne, pianure e spiagge immense su cui Lear consuma la propria follia.
Gloria Bondi

William Shakespeare