Due città Reggio Emilia e Mantova, celebrano congiuntamente l’importante figura di Matilde di Canossa, dal 31 agosto 2008 all’11 gennaio 2009. Nella sede di Reggio sarà mostrato, con oggetti poco noti o inediti, il patrimonio reggiano, mentre a Mantova e nel territorio, sarà rivelata “ la storia, l’arte e la cultura” alle origini delromanico” La mostra di Reggio Emilia è curata da Arturo Calzona, quella di Mantova da Renata Salvarani e Liana Lanfranchi. Entrambe con catalogo Silvana editoriale. Emilia Dodi
Madonna con bambino, Modena, 1120-1130 circa, Kunsthaus Zurigo
Le mostre di arte medievale sono di difficile realizzazione, è quindi importante che due città si siano unite per creare nello stesso periodo, due esposizioni, l’una a integrazione dell’altra.
Calice ansato detto di san Donnino, Orafo dell’area mosano –renana, secolo XI-XII, fidenza
Con queste mostre si celebra la figura di Matilde di Canossa, donna di grande spessore, che seppe governare le terre che aveva ereditato dal padre Bonifacio IV di Toscana, comprendenti: Lucca,Siena, Arezzo Corneto, Reggio, Modena, Parma, Piacenza,Ferrara, Spoleto, Camerino e parte della Lombardia, con mano ferma e giusta. Nonostante le vicende familiari, si schierò sempre dalla parte dei Papi contro l’Imperatore, i poteri forti del periodo.
Reliquario di San Matteo, 1086 circa, Roma Basilica di San Cosma e Damiano
Nel 1077 ottenne che Enrico IV si umiliasse innanzi a Papa Gregorio VII nel Castello di Canossa.
Miniatura del codice originale della Vita Mathildis di Donizone di Canossa, Biblioteca vaticana
Morendo, lasciò quasi tutto il suo patrimonio alla Chiesa di Roma ed è una delle poche donne che sia stata, nel 1700, traslata in SanPietro. Le mostre hanno avuto il grande concorso delle Diocesi e della Città del Vaticano.
Altare portatile, secoloXII, Namur, Musee Diocesan e Tresor de la cattedrale de Namur
A Reggio Emilia saranno esposti più di 200 pezzi, di cui alcuni inediti anche agli addetti ai lavori, che fanno parte di tutto il tessuto territoriale, non escludendo un confronto con altre realtà come Mantova, Modena, Parma, Lucca, Pisa, e quella romana tramite i dipinti, quella lorenese e quella tedesca. Così saranno esposti i codici miniati mai visti in Italia, manoscritti reggiani, le lastre della recisione presbiteriale, unascultura sconosciuta con la Donazione dei Magi, un paliotto con la Madonna e il Bambino dell’Antelami, un pezzo proveniente da San Cesareo, il Volto Santo del Museo di Barcellona, l’altare portatile di Namur, un reperto di Conqûes e, pezzo forte della mostra, le tombe dei Canossa. Ci sarà la ricostruzione virtuale del Castello ed è stato prodotto un interessante Dvd. Inoltre in settembre sarà premiata una donna che si sia distinta internazionalmente, con il “ Premio Matilde di Canossa”.A Mantova, nella Casa del Mantegna, è presentata, grazie al coinvolgimento del Comitato studi scientifici internazionali, la storiadei due poteri forti d’Europa, l’Impero e il Papato con la mediazione della figura di Matilde.
Giulio cesare Arrivabene, l’incontro di Canossa, olio su tela, Mantova Accademia Virgiliana
La mostra, divulgativa e didattica, avrà più di 150 opere tra oreficerie, codici miniati, reliquiari, altari portatili,arredi, sigilli, cartografia, dipinti e sculture, che indagano il Medioevo dal 996 con Ottone III al Concordato di Worens del 1122.
Donizone offre il suo poema a Matilde in trono. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica vaticana
Dovendo necessariamente sintetizzare, saranno esposti alcuni pezzi di Cluny, la ricostruzione della tomba di Namur con l’assemblaggio dei frammenti, sigilli e documenti autografi diMatilde, l’Arazzo Barberini con il relativo cartone, il disegno del Bernini della tomba di Matilde in Vaticano, la tela che riproduce l’evento di Canossa di Nicolò Nannetti. Virtualmente sarà riprodotto l’aspetto della città all’epoca di Matilde. A San BenedettoPO,nell’Abbazia di Matilde, ci sarà una mostra che parla della creazione del monastero nel 1007, curata da Paolo Golinelli. Queste mostre per il valore delle opere esposte promettono diessere il clou artistico del 2008. Emilia Dodi
Enrico IV invoca l’abbate di Cluny e Matilde perché intervengano a suo favore, presso Gregorio VII a Canossa. Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana