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I vincitori del festival di karlovy Vary

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I vincitori del festival di karlovy Vary

I vincitori della 43.ma edizione
del festival di Karlovy Vary

Con una splendida serata all’insegna dell’allegria con il trascinante film di chiusura Mamma mia della regista inglese Phillyda Lloydova si è conclusa la 43° edizione del Karlovy Vary International Film Festival. Christopher Lee ricevendo il suo Award alla carriera ha sottilmente ironizzato, “di solito quando lo ricevi è segno che ti vogliono mandare via, nel mio caso però,dopo 62 anni di ininterrotto lavoro lo prendo come un augurio per tante altre cose. Quello che mi preme dire è che tutti quelli  innamorati del proprio lavoro come lo sono io, lo fanno per voi, per regalare dei sogni in immagini al pubblico”.
Mariangiola Castrovilli

La platea del Grand Hall  

a

Con l’avvento sempre più importante di Internet cambiano i dati delle statistiche, infatti ci sono stati 24.000 visitatori del KVIFF, sito ufficiale del festival usato da 46.000 utenti che hanno consultato 800.000 pagine.
Nove intensi giorni di cinema a gogò con 477 proiezioni di 235 film provenienti da tutte le parti del mondo di cui 56 tra prime mondiali, internazionali o europee. Dall’inizio del Festival poi sono stati inviati su Youtube 83 filmati di cui 50 sugli eventi della kermesse e sono stati visti 58.990 video.

L'ingresso della manifestazione   

E veniamo ai premi, la giuria internazionale presieduta dal regista Ivan Passer con le attrici Brenda Blethyn e Johanna ter Steege, il regista Ari Folman, il produttore Ted Hope, il compositore Jan P. Muchow ed il premio Oscar per la fotografia(Incontri ravvicinati del terzo tipo) Vilmos Zsigmond hanno assegnato il Grand Prix-Christal Globe al film danese Terribly Happy un dramma grottesco con incursioni nel crimine e nel genere western-horror del regista Henrik Rubens Genz.

Il regista Henrik Rubens Genz

Il Premio speciale della giuria è andato poi a The Photographer della regista indonesiana Nan T. Achnas, che evidentemente non se l’aspettava a giudicare dal suo genuino stupore.

Regista indonesiana Nan T. Achnas   

Miglior regista il russo Alexey Uchitel con il suo bel film Captive mentre gli award per la migliore interpretazione maschile e femminile sono andati rispettivamente a Jiri Madl e a Martha Issava coprotagonisti del film ceco Night Owis.
Miglior film per East of the West, l’altra sezione competitiva del Festival, Tulpan una coproduzione

Il regista russo Alexey Uchitel

Kazakistan/Germania/Svizzera/Russia/Polonia firmata da Sergey Dvortsevoy, mentre il film bulgaro Seamstresse ha ottenuto la menzione speciale della giuria.
E gli italiani, in competizione con Il mattino ha l’oro in bocca di Francesco Paterno, così cari al cuore del direttore del festival la giornalista scrittrice Eva Zaoralova?
Per questa volta non abbiamo portato a casa niente. Sarà senz’altro per la prossima volta. Cannes docet….
Mariangiola Castrovilli

Il regista Sergey Dvortsevoy