Ritornata nella sede deputata, si è aperta la 15° Quadriennale d’Arte al Palaexpo di Roma, occupandone tutti gli spazi.Gli artisti invitati sono 99 e la maggioranza non ha più di 35 anni. E’ la Quadriennale dei giovani, che durerà fino al 14 settembre 2008.
Emilia Dodi

Le opere presentate, tutte di grandi dimensioni, sono state in maggioranza create per l’avvenimento. Gli artisti scelti da cinque Commissari, avranno una Giuria formata da tre nomi internazionali tra i più importanti nell’arte contemporanea, come: Susanne Pagé, Gerard Matt e Vincente Todali. Il premio cospicuo sarà di 30.000 euro. L’esposizione che conta nominativi già noti e artisti emergenti, è libera non tematica, ciascuno ha potuto esprimersi con idee e metodiche di propria scelta.

Abbastanza nutrito il gruppo femminile, che con le loro opere all’avanguardia, video e installazioni, attirano lo sguardo dei più, come il bellissimo lavoro di Grazia Toderi e quello di Gea Casolaro, che ha dedicato la sua opera ai caduti sul lavoro, vera piaga del nostro Paese, nonchè quella di Irene Kalodera, Stone 2007.
Molto interessanti le sculture.
Nella sala centrale fa bella mostra quella Omaggio aLuciano Fabro, Autunno 2007.

Il grande ulivo a smalto opaco su porcellana Brain di Luisa Rabbia, è un’opera creata in più giorni che si è modificata durante l’essicazione. Spiritoso L’orso in rosa che guarda nello spioncino, installazione di Mauro Savini che ha creato il tutto con la gomma da masticare. Poche le opere fotografiche. Da citare quelle di Vanessa Beecroft e di Paola Pivi. La Beecroft e’ un’artista molto nota e tra le star di questa Quadriennale.

Alcuni artisti sono ritornati alla pittura come ben indica Il risveglio del 2008 di Matteo Montani e il Senza titolo del 2006/2008 di Maria Morganti, unitamente al dittico dedicato a Pollock e Kirby di Debora Hirsch.

Ci sono anche opere figurative, di cui una ricorda Guttuso e un’altra J.Bosch, ma interessanti sono di Francesco De Grandi, Senza titolo del 2008, nonché il dittico di Angelo Bellobono. Questo per citare solo alcuni pezzi. E’ una Quadriennale dedicata ai giovani, poiché sono quelli che hanno minore possibilità di farsi conoscere, prendendo in considerazione i due decenni precedenti con i differenti modi di espressione, come: l’arte concettuale, il minimalismo e il ritorno alla pittura.
Questo serve a promuovere quella che dovrebbe essere chiamata “l’arte contemporanea-contemporanea” che fin’ora in Italia non ha avuto il giusto spazio, promuovendo veri artisti che, come scritto da uno dei Commissari, intendono inventare, costruire, trasfigurare: un’ipotesi contemporanea. Certamente un’esposizione che piacerà ai grandi, ma divertirà i bambini. Il titolo, ammesso che ve ne sia la necessità, sarà dato dal pubblico stesso mediante votazione.
Emilia Dodi