E’ un’icona del cinema britannico e ha firmato lavori molto in anticipo sui tempi sia come direttore della fotografia che come regista, stiamo parlando di Nicolas Roeg a cui il Festival di Karlovy Vary ha dedicato un tributo in 5 film, Bad Timing, Performance, Puffball, Two Deaths e Walkabout. “Come non sentirsi adulati e allo stesso tempo imbarazzati” esordisce con un sorriso malizioso il regista che il 15 agosto avra’ 80 anni, «ma non amo il senso di definizione delle cose». Mariangiola Castrovilli
Nicolas Roeg
La sua maniera di raccontare e’ diversa come e’ diverso il montaggio che non segue mai schemi tradizionali….
Nicolas Roeg
“Si, perche’ per me e’ piu’ importante la visione collaterale che seguire il pensiero lineare. Se qualcuno ti chiede com’e’ crescere in Irlanda, ecco subito formarsi un‘istantanea nella tua testa. In un film e’ invece possibile vedere nei tuoi occhi quello che e’ successo, cioe’ quello che stai pensando. E ormai nessuno vive piu’ in un mondo lineare, questo si’ che sarebbe innaturale”.
Nicolas Roeg
Non e’ che lei vuole confondere e nevrotizzare gli spettatori? “Niente affatto, anzi sono molto vicino a loro. Provo a capirli…”.
Nicolas Roeg con Rita Tushingham
Lei ha lavorato con molte star del rock da Mick Jagger ad Art Garfunkel a David Bowie, cos’e’ che le piace di loro? “Il fatto che siano attori nati. La recitazione e’ cambiata nel corso degli anni, e loro lo fanno istintivamente. Questi tre in particolare avevano nel Dna il senso del cambiamento. E tutto muta ad una velocita’ supersonica. Per esempio dagli hippies si passa a Wall Street ed adesso si cambia ancora, basta guardare a come i reality televisivi abbiano cambiato il significato di fare lo spettacolo televisivo”.
Sequenze di film Nicolas Roeg
Ecco, lei che ha lavorato molto per il piccolo schermo da un episodio della serie Il giovane Indiana Jones a Cuore di tenebra da Conrad come vede quest’ulteriore cambiamento? “Che il mondo e’ in evoluzione continua e lo trovo estremamente eccitante. Di solito chi non ama i cambiamenti sono i burocrati delle societa’di produzione, ma questo solo perche’ hanno investito i soldi in qualcosa che va per aria. Magari sono capaci di fare cose che sono avanti di vent’anni da quello che vorrebbero mettere sul mercato. La loro censura e’ la piu’ potente che ci sia, piu’ forte di quella morale, politica o sessuale perche’ riguarda il denaro...”.
Nicolas Roeg
Con Roeg sono qui a Karlovy Vary anche la sempre affascinante Rita Tushingham, William Houston e Dan Weldon, che ha tratto la sceneggiatura dal libro di sua madre Fay Weldon.
Nicolas Roeg
Roeg ammette che l’adattamento “ e’ stato particolarmente duro per Weldon perche’ nel libro c’erano parecchi segreti di sua madre e le scene di sesso piuttosto esplicite sono state una bella...sfida...” a questo proposito Huston buttandola sul ridere ha detto “e’ stato un duro lavoro, ma qualcuno doveva pur farlo..”. mentre Rita aggiunge che il suo “unico pensiero era quello di non rendermi ...ridicola”. Mariangiola Castrovilli