La nudità della condizione umana.
“La vita degli altri” di Josè Ovejero

Storie di vite miserabili che si intrecciano in uno splendido quadro d’autore che raffigura la miseria della condizione umana. La vita degli altri è l’ultimo romanzo dello scrittore madrileno Josè Ovejero pubblicato in Italia da “Voland edizioni”.
Danila Bigazzi

   

a

Leabeaux è un importante uomo d’affari, un uomo razionale, freddo, calcolatore, abituato a gestire affari in tutto il mondo, affari così grandi e al limite del lecito. Rimane comunque irretito dal fascino della gioventù e sposa una ragazza più giovane dei suoi stessi figli. Aiutato e consigliato dal suo fidato avvocato conduce la sua vita come se nulla potesse toccarlo, anche ha difficoltà a scendere dalla macchina perché afflitto da dolori articolari: “si fece aiutare dell’autista…era un autista nuovo scelto da degand quando erano cominciate le minacce…_” Claude e Marlene sono rispettivamente un autotrasportatore   e una sciampista. Si amano grazie all’incapacità di lei di portare rancore. Daniel è loro amico, collega di Claude.

Josè Ovejero   

Lui regge l’alcol meglio di Daniel e, nonostante il soprappeso, la mattina era sempre pronto per andare a lavoro. Pur impegnandosi vivono di luoghi comuni e pensano al Belgio come ad una terra da proteggere dagli invasori islamici. Per questo motivo ogni tanto fa capolino in biblioteca, anche per dimostrare alla moglie di non essere completamente ignorante. Kasgongo vuole asilo politico, vuole fare soldi e intanto deve procurasi una pistola. Un giovane spacciatore potrebbe fare al caso suo, ma dovrà pagare anche lui per questo servizio. Chantal è una ragazza madre, cerca ancora l’uomo perfetto, quello che possa essere il marito e il padre di sua figlia dopo il fallimento del padre naturale. Tutte queste vite spezzate, cupe esistenze brancolanti in una misera ordinarietà, arriveranno ad una svolta inaspettata o quantomeno ad un tentativo di “riscatto”.

Josè Ovejero  

Un romanzo che indaga nelle pieghe delle quotidianità con sadica precisione, una disperata lotta contro l’immutabilità della condizione umana. Josè Ovejero lascia testimoni di vite altrui alternando la sua attività di scrittore con quella di giornalista. Nato a madrid  nel 1958 è stato insignito di numerosi premi fra cui il Premio primavera de novela del 2005. Ha già pubblicato per la Voland “Come sono strani gli uomini” (2003), “Donne che viaggiano da sole” (2006).
Danila Bigazzi