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La notte non aspetta

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La notte non aspetta

Nella Città degli Angeli i codici morali che dovrebbero governare le persone sono difficili da mantenere, specie per coloro i quali dovrebbero difenderci e proteggerci. Con La notte non aspetta, David Ayer, un figlio di Los Angeles, porta la sua cinepresa nelle strade che non vediamo sulle cartoline, ma che fanno parte di una città di contraddizioni, spesso con conseguenze tragiche.
Alessandro Pauciullo

   

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Tom Ludlow (Keanu Reeves) è un disilluso poliziotto veterano del LAPD (Los Angeles Police Department) che, tormentato dalla morte della moglie, ha molte difficoltà ad andare avanti nella vita. Tutti i poliziotti della sua unità, a cominciare dal suo capo il Capitano Jack Wander (Forest Whitaker), sono “corrotti”, nel senso che regolarmente aggirano o rompono le norme di condotta che dovrebbe tenere un poliziotto.

   

L’intenzione è di trattare coi criminali a modo loro, affinchè questi capiscano che la polizia è efficiente. Le loro azioni comprendono: il mentire regolarmente, redigere falsi rapporti e manipolare le prove per coprire le loro infrazioni. Quando l’ex collega di Ludlow, Terrence Washington (Terry Crews), non ce la fa più ad andare avanti in questo modo e decide di rigare dritto, confessa tutto al Capitano degli Affari Interni James Biggs (Hugh Laurie), il quale apre immediatamente un’indagine contro Ludlow.

 

Deluso e arrabbiato dal comportamento di Washington, Ludlow decide di confrontarsi con lui, ma proprio in quel momento il collega viene ucciso durante una sparatoria in un negozio. Quando emergono delle prove che lo coinvolgono nella morte di Washington, è obbligato a scontrarsi con la cultura poliziesca di cui ha fatto parte durante tutta la sua carriera portandolo, alla fine, a mettere in discussione la lealtà di quelli che lo circondano.

   

Quando c’è James Ellroy dietro una storia siamo nel nero più nero e non ci si stupisce che gli esterni assolati di Los Angeles non abbiano fornito mai luce sufficiente per illuminare le sue parti più oscure.

 

Con La notte non aspetta si è dalle parti di L.A. Confidential, anche se il film è ambientato ai giorni nostri e non negli anni ’50, ma rimane il fatto che la storia ruota attorno al Dipartimento di Polizia di Los Angeles in preda ad un’ondata di corruzione, dove un unico detective onesto è circondato da sbirri corrotti.

   

Sebbene Ayer ed Ellroy provengano da epoche differenti e abbiano punti di vista diversi, entrambi condividono un grande amore per la città di Los Angeles, sia per la sua bellezza che per i suoi aspetti negativi. Come evidente nei suoi lavori precedenti, Training Day, Harsh Times e S.W.A.T., Ayer è sempre interessato a parlare delle complessità insite nell’applicazione della legge, nel potere e nella corruzione. Pertanto questa pellicola ha rappresentato un’ottima opportunità per spingersi ancora più in là.

 

Sono affascinato dalla corruzione dei membri delle forze dell’ordine e a ciò che può accadere psicologicamente a qualcuno cui viene affidato il compito di applicare un potere potenzialmente mortale in nostro nome - spiega Ayer - Permettere a una persona di poter eliminare una vita umana significa fornirgli un potere incredibile ed io volevo esplorare il cambiamento che chi esercita la violenza, anche se per nostro conto, deve affrontare a livello psicologico”.

   

In definitiva, La notte non aspetta rappresenta una bella novità all’interno del genere thriller poliziesco, grazie soprattutto alla sceneggiatura tratta da una storia originale di James Ellroy e ad un cast stellare all’interno del quale, oltre al protagonista Keanu “Matrix” Reeves e al vincitore dell’Academy Award Forest Whitaker, figurano anche Chris Evans, Jay Mohr, John Corbett, Cedric the Entertainer, Amaury Nolasco, Terry Crews, Naomie Harris, Martha Higareda, Common e The Game.

 

Da segnalare infine nel cast Hugh Laurie, meglio noto al pubblico televisivo come Dottor House, che finalmente ritorna sul grande schermo e speriamo non sia solo un’apparizione sporadica ma l’inizio di un lungo sodalizio.
Alessandro Pauciullo