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I Ligari e il ‘700 lombardo

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I Ligari e il ‘700 lombardo

A Milano e Sondrio, fino al 19 luglio 2008, ci sono le mostre dei pittori valtellinesi, Pietro, Cesare e Vittoria Ligari, affiancati da altri artisti lombardi e veneti. A Milano in due sedi: Galleria del Credito Valtellinese e Museo Diocesano, a Sondrio in Palazzo Sertali. Curate, a Milano, da Simonetta Cappa e Eugenia Bianchi, a Sondrio, da Angela dell’Oca.
Emilia Dodi

Pietro Ligari: Autoritratto giovanile, disegno. Collezione Credito Valtellinese  

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E’ importante che si voglia far conoscere a quanti, non addetti ai lavori, non ne hanno mai sentito parlare o non li trovano nelle enciclopedie, i Ligari, famiglia di pittori di cui Pietro, il padre, il più noto, è affiancato dai figli Cesare e Vittoria. Il loro nome viene dal paese nel quale il capostipite, Pietro, è nato nel 1686. Studiò a Roma presso la bottega di Lazzaro Baldi, seguace di Pietro da Cortona, lavorando poi nel Centro-Italia e Venezia, stabilendosi a Milano e infine a Sondrio.

Pietro Ligari: Davide consacrato re dal profeta Samuele, Collezione Credito Valtellinese  

Cesare, il figlio, fu allievo a Venezia del Pittoni e del Piazzetta, mentre la figlia Vittoria, essendo una femmina, restò nell’ambito paterno. Pietro Ligari fu un pittore classicista, ma con una cromia certamente più libera e variata, dovuta certamente ai suoi studi romani. Lavorò non solo a soggetti sacri, ma anche a temi profani e alla ritrattistica, cosa che fece di lui un artista fortunato, con una natura particolarmente versatile, se si pensa che fu anche architetto e inventore di particolari orologi. Sue opere sono conservate nella Cattedrale di Sondrio, a Morbegno, a Brera e all’Ambrosiana di Milano. Il figlio Cesare,(1716-1770) pur lavorando per una committenza varia, fu meno apprezzato e morì in povertà. La figlia Vittoria (1713-1752), dipinse dolci Madonne e alcune pale d’altare e fu considerata a suo tempo, migliore del fratello.

Cesare Ligari: Cristo consegna le chiavi a S. Pietro (Collezione Credito Valtellinese)

Le opere ospitate nella Galleria del Credito Valtellinese di Milano, si dividono in soggetti sacri, profani, ritratti di famiglia e ecclesiastici. Tra le 41 opere esposte, vanno segnalate di Pietro  l’olio, San Francesco Saverio battezza una principessa indiana, logo della mostra, Davide consacrato dal Profeta Samuele e di Cesare Ligari,  il Cristo che consegna le chiavi a San Pietro, mentre di Vittoria Ligari, è il Mosè sprezzatore del Faraone. Per i soggetti profani di Cesare, è la Medea con Giasone.

Vittoria Ligari, Mosè sprezzatore del faraone, Sondrio, Banca Popolare di Sondrio

 
Per la ritrattistica familiare, da notare, è il disegno Autoritratto giovanile di Pietro (foton.4), mentre per quelli ecclesiastici, è il ritratto dell’Abate Francesco Mottalini (fig.5) Al Museo Diocesano sono ospitate le opere del ‘700 lombarde e venete, tra le quali due di Pietro Ligari, una di Giambattista Pittoni e due di Filippi Albiati. A Sondrio a Palazzo  Sertoli, c’è la sezione della grafica. La mostra è preceduta da studi storico-critici, presentati in due volumi, del quale il secondo è il catalogo della mostra. Chi sarà interessato potrà fruire di un itinerario ligariano per poter ammirare gli affreschi.
Emilia Dodi

Sito Internet:
www.creval.it
Visite guidate:
www.Civita.it

Cesare Ligari, Medea con Giasone, Tirano, Palazzo Sertoli Salis