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Giorgio de Chirico al Museo Piaggio

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Giorgio de Chirico
al Museo Piaggio
di Pontedera
Fino al 28 giugno 2008, si può visitare al Museo Piaggio di Pontedera, la mostra dedicata a Giorgio de Chirico, con 35 opere. Curata da Giovanni Faccenda, mostra molti capolavori e alcuni inediti. Sempre a Pontedera c’è l’esposizione di grandi maestri del ‘900, con opere rapportate alla figura e all’arte del Pictor Optimus.
Anna Camia
Giogio de Chirico - Logo della mostra  

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Dire Giorgio de Chirico è parlare di uno dei massimi artisti del ‘900 e non solo italiano, creatore dell’arte metafisica, che partendo dal simbolismo e dal suo interesse per la cultura tedesca, per la pittura di Böcklin e Klingher e dalle teorie dei filosofi come Nietzsche e Schopenhauer, ha creato importanti capolavori che in parte possono essere ammirati in quest’esposizione, a ricordo del trentennale della sua scomparsa.
Giorgio de Chirico - Logo della mostra  
Trentacinque opere, di medio formato, possono apparire poche, quando però si tratta di questo maestro, sono più che sufficienti per apprezzare tutto il suo percorso artistico. Giorgio de Chirico aveva l’esigenza di rendere visibile l’invisibile, per cui spesso il periodico riferirsi al mito, risulta per l’artista una necessità.
Giorgio de Chirico - Le Muse inquietanti (1960-62). Olio su tela, cm 35x30
La mostra parte dal periodo di influenza bockliana per concludersi negli anni’70 con il ritorno alla figure degli Archeologi e dei Gladiatori. Il maestro sosteneva che non è il soggetto, ma il tono della propria pittura che rende metafisica la tela.
Giorgio de Chirico - Archeologi (1965-75). Olio su tela, cm 60x50  
Tra le opere note, sono in mostra dei capolavori quali Cavallo e Cavaliere del 1934-35, Le Muse inquietanti, Castello di Rapallo del 1948,e Piazza d’Italia del 1962, ma anche opere inedite come Cavaliere con cane del 1948 e Venezia del 1950, nonché alcuni ritrovamenti, come Cavalli scalpitanti presso il mare, tela del 1950.
Giorgio de Chirico - Cavalli scalpitanti presso il mare (1950). Olio su tela, cm 50x70
Belle le altre due opere della Piazza d’Italia, una del 1962 e l’altra del 1965. Solo due piccole figure, gli spazi sono deserti a indicare la solitudine della sua anima.
Giorgio de Chirico - Piazza d’Italia (1962). Olio su tela, cm 40x50  
Molto bella la tela del 1954 Il Trovatore e, il senso nascosto delle cose, è ben definibile nell’opera Interno metafisico del 1960.
Giorgio de Chirico - Il Trovatore (1954). Olio su tela, cm 40x31,5 (cm 32x23,5 la parte dipinta).

Non poteva mancare la celebre tela Ettore e Andromaca del 1972 e molto interessante del 1963, è la tempera e matita su cartone Cavalieri e rovine. Giorgio de Chirico per tutta la vita restò sempre coerente alla sua arte metafisica, non seguì alcuna moda, né si curò del giudizio della critica, a volte ingeneroso, e nonostante le varie vicende umane, resta sempre uno dei soli veri grandi maestri del secolo scorso.
Anna Camia

Sito Internet:
www.museopiaggio.it

Giorgio de Chirico - Cavalli (1960). Olio su tela, cm 35x55  

Giorgio de Chirico; Museo Piaggio di Pontedera; Böcklin; Klingher; Nietzsche; Schopenhauer; Cavallo e Cavaliere; Le Muse inquietanti; Castello di Rapallo; Piazza d’Italia; Il Trovatore; Ettore e Andromaca; Cavalieri e rovine.