Questa importante serie televisiva è nata da un’idea di Darren Star ( già creatore di serie come Beverly Hills 90210), basata sull’omonimo e famoso romanzo di Candante Bushnell, trasmesso dal 1998 al 2004, che conta ben 94 episodi in 6 stagioni e che ha vinto 7 Emmy Award e 8 Golden Globe. Ora le protagoniste, Carrie (Sarah Jessica Parker), Charlotte (Kristin Davis), Miranda (Cynthia Nixon) e Samantha (Kim Cattral), sono donne di successo con vite sentimentali abbastanza chiare, ma ci sono ovviamente degli imprevisti dietro l’angolo, che consentono alla storia di evolversi in maniera diversa. Federica Di Bartolo
“Anno dopo anno le ventenni arrivano a New York in cerca di due cose: griffe e amore. Venti anni fa ero una di loro. Avendo ottenuto i titoli in tempi rapidi, mi sono concentrata sull’amore”. (Carrie Bradshaw)
Eccole qui belle e alla moda come sempre, allegre e sarcastiche, anche se con qualche ruga in più. Sono le quattro protagoniste dell’acclamata serie televisiva “Sex and the City”, che il pubblico di tutto il mondo ha imparato a conoscere e ad amare, eleggendole a simbolo del “femminismo moderno”. Attraverso i loro occhi e la loro vita è stato “decriptato” il mondo maschile e il suo linguaggio, con un dialogo brillante e graffiante è stato ridicolizzato, desiderato e amato.
Quale donna non si è chiesta cosa significasse un gesto o una frase dell’uomo che le interessava? Ebbene a rispondere è stato “Sex and the City”, diventato in breve tempo il manuale delle istruzioni, o più semplicemente il vocabolario universale.
Il cast è lo stesso della serie, così come il doppiaggio affidato alle medesime voci. Tutti i personaggi, principali e non, tornano a vivere e respirare l’aria della Grande Mela: “il luogo – come scrive la protagonista - dell’amore e della speranza, dove le donne single camminano ogni giorno senza sapere quello che troveranno due passi più avanti”.
A dirigere il film è il regista Michael Parick King, qui anche sceneggiatore che riprende la “favola” e la dipana in maniera perfetta, partendo esattamente dal momento in cui si era chiusa la serie televisiva. Ora le protagoniste, Carrie (Sarah Jessica Parker), Charlotte (Kristin Davis), Miranda (Cynthia Nixon) e Samantha (Kim Cattral), sono donne di successo con vite sentimentali abbastanza chiare, ma ci sono ovviamente degli imprevisti dietro l’angolo, che consentono alla storia di evolversi in maniera diversa.
“Sex and the city” non è più il prontuario del vivere single nella città della moda e dell’amore, ma vi è dell’altro. Decisamente meno graffiante della serie televisiva, mantiene lo spirito ironico e smaliziato, con una morale e diverse lezioni da imparare. E’ancora l’inno all’amicizia femminile, elemento costante e fondamentale che permette un’autoanalisi e lo svisceramento del problema visto da più punti di vista (ovviamente 4), vi sono i classici stereotipi della serie, ma stavolta il quinto personaggio, ossia Manhattan è più presente e vivo.
Per la prima volta questo quartiere è ritratto non più solo nella veste primaverile, ma attraverso il susseguirsi delle stagioni; proseguono i commenti fuori campo di Carrie e ritorna ora il nudo integrale, che era andato scomparendo. Il film è diverso e al tempo stesso simile, è cambiato lo spirito delle protagoniste infatti da rampanti trentenni alla ricerca dell’amore, che passavano da una relazione all’altra, ora sono mature quarantenni, un po’ più coscienziose, che hanno trovato l’amore.
E’ questo il nodo e il tema portante della pellicola: “Cosa avviene quando ormai hai trovato l’amore?”. Il primo pensiero a questo punto è il matrimonio e anche Carrie, sempre così cinica a riguardo, improvvisamente sembra desiderarlo. E’ una parziale metamorfosi che forse indica che fino a trenta anni ci si può divertire, ma a quaranta è ora di mettere su famiglia.
Parafrasando la stessa Carrie, che spiega alla sua giovanissima assistente (Jennifer Hudson) che a vent’anni ci si diverte, a trenta si impara la lezione e a quaranta si paga da bere. E’ chiaro il messaggio finale: “Vestire d’amore da capo a piedi, è questa l’unica griffe che non passa mai di moda”. Federica Di Bartolo