Al Museo d’Orsay di Parigi fino al 22 giugno 2008, si può ammirare la monografica del pittore tedesco Lovis Corinth con 80 oli e 20 pezzi di grafica. Foto e catalogo edizioni R.M.N. Anna Camia
Lovis Corinth - L'uomo dei pappagalli, 1902
Corinth Lovis (1858-1925) viene celebrato con questa monografica perché nel suo percorso culturale ha studiato nudo a Parigi presso l’Académie Julian, divenendo amico di Fleury e interessandosi all’arte impressionista e al realismo alla Courbet. Fu a Monaco, dove rimase vari anni, che partecipò al movimento Jugenstil, ma il successo arrivò con il soggiorno a Berlino che lo portò ad essere uomo di punta della Secessione berlinese fino a divenirne nel 1915 Presidente. La mostra è tematica e inizia con gli autoritratti, genere che l’artista coltivò moltissimo fin dalla fine dell’800. Qui tra i tanti c’è quello con Il bicchiere di champagne e la moglie, del 1902.
Lovis Corinth - Autoritratto con bicchiere di Champagne e moglie, 1902
Si passa poi alla sezione della rappresentazione mitologica ereligiosa, di una religiosità tutta personale e molto drammatica. Sono ben sette le tele dedicate alla Crocifissione, come l’Ecce Homo del 1925. Bellissima la tela del 1912 Sansone cieco, dove l’artista si rappresenta unendo se stesso al tema mitologico.
Lovis Corinth - Sansone cieco, 1912
Altro momento è quello dedicato alla vita quotidiana e qui c’è il bel Nudo sdraiato del 1899, dipinto già a Berlino, che costituisce il punto più alto raggiunto dal pittore nei nudi ed è prodromico ai nudi che saranno poi dipinti da Lucien Freud. E’ di grande erotismo e dipinto a larghe pennellate, cosa che sarà poi la sua cifra stilistica nelle opere tarde.
Lovis Corinth - Nudo sdraiato, 1899
Nella sezione della ritrattistica si riflette il suo percorso che va dall’accademismo naturalistico all’espressionismo, passando per la fase impressionista. Le sue tele cambiano di stile, come si può notare nel ritratto di Otto Eckmann del 1897 di impronta simbolista. Nel 1925 dipinse il figlio Thomas in armatura da cavaliere con pennellate molto più larghe e rapide.
Lovis Corinth - Ritratto di Otto Eckmann
I paesaggi e le nature morte mostrano il suo amore per il naturale e benchè dipinte durante tutto l’arco della sua vita artistica, si intensificarono nell’ultimo periodo dove, nell’Alta Baviera, dipinse ben 60 tele di medio formato, con prevalenza del colore blu e a strati orizzontali. (fig.5-1) Bellissima in questa sezione Testa di morto e foglie di quercia, dove il fondo, dominato dai gialli, è dipinto a larghi tocchi. Lovis Corinth deve essere considerato per la Germania quello che fu Cézanne per la Francia, un innovatore dell’arte. Per quest’esposizione l’artista tedesco Anselm Kiefer che vive in Francia, ha creato, su richiesta, un’opera che mostra quanto il passato possa essere utile al presente. Anna Camia