Va in scena al Teatro Manzoni di Roma, fino al 15 giugno, la divertente commedia di Armando Curcio, I casi sono due, cavallo di battaglia del grande Peppino De Filippo. Oggi, a reinterpretare la pièce, è Martufello che s’imbatte nella comicità napoletana. La regia è firmata da Silvio Giordani. Giancarlo Leone
Chiusura di cartellone in bellezza ed allegria del Teatro Manzoni di Roma con la divertente commedia di Armando Curcio, I casi sono due, cavallo di battaglia del grande Peppino De Filippo, ora reinterpretata da Martufello, che per una volta ha lasciato i suoi compagni del Bagaglino per imbattersi in questa nuova avventura napoletana per un ciociaro come lui.
La pièce, riproposta nella versione di MarinaCurcio e Lello Vianello, con la regia di Silvio Giordani, racconta in maniera ironica il desiderio di paternità e gli incidenti in cui ognuno di noi potrebbe imbattersi nel disperato tentativo di appagare quel normale desiderio, non sempre facile da realizzare.
La storia rimasta anche a distanza di anni intatta, ambientata a Napoli, ha per protagonisti il barone Ottavio del Duca e sua moglie Aspasia, una coppia esemplare assillata però di non avere un erede.
La voglia di paternità è talmente tanta che il barone cercherà di rintracciare un figlio segreto nato da una relazione prematrimoniale con una cantante.
Ecco che la storia prende consistenza e divertimento perché, a causa di una serie di circostanze fortuite, si scoprirà che l’erede altri non è che il cuoco di casa Del Duca, ovvero Vincenzo Esposito, un rozzo, bugiardo e truffaldino signore che presto però dovrà ricambiare il suo status di benessere perché nelle ricerche del nobile verrà fuori un altro pretendente al titolo più credibile di Gaetano. Altri colpi di scena e divertimento.
Indubbiamente I casi sono due, anche se datata, rimane una commedia divertente, con colpi di scena esilaranti, ben curata dalla regia di Silvio Giordani. Martufello, però, lasciatecelo dire, seppur divertente e sempre con la battuta pronta, rende più negli sketch del Bagaglino che in questo ruolo.
Degni di nota ed apprezzatiSandra Caruso, molto simpatica, nel ruolo della cameriera Maria, Enzo Casertano, nella parte di Sormani, divertentissimo per la sua mimica e per le sue caratterizzazioni Antonio Fulfaro, nel ruolo del secondo e definitivo pretendente. Sminuite per il poco spazio dato a loro nelle rispettive parti Anna Tognetti, Luisa, e Claudia Cirilli, Marisa. Giancarlo Leone