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Mimmo Paladino a Modena

Mimmo Paladino a Villa Pisani
La spettacolare cornice di Villa Pisani a Sta (Ve) è quasi tutta occupata da un’esposizione di Mimmo Paladino (1948), con oltre 70 opere di scultura e pittura. Organizzata da Munus, curata da Costantino D’Orazio, ha un catalogo Marsilio editore.
Emilia Dodi
   

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Si parla nuovamente di Mimmo Paladino, artista a tutto tondo: scultore, pittore, cineasta e “ chi più ne ha, più ne metta”, per questa grandiosamostra che si tiene nella spettacolare cornice di Villa Pisani a Sta, organizzata con il concorso della Sopraintendenza ai Beni Storici e Artistici di Venezia, Padova, Treviso e Belluno e dalla società Minus.
   
Mimmo Paladino è artista noto internazionalmente del quale si è chiusa a gennaio 2008, la mostra di Modena e del quale c’è stata inutile polemica per l’installazione sulla Torre della Ghirlandina, oggetto di restauro. Meglio una bella installazione, che una banale copertura! La mostra si svolge sia nei cortili dove sono collocate le sue sculture scudi e vulcano, sia nei giardini dove le sue opere neoclassiche sono sparse, unitamente alle belle  sculture in pietra prestate dal Mart di Rovereto. Nella vasca centrale e nel labirinto ci sono le figure dei dormienti che si rifanno ai calchi pompeiani.
 
Paladino è uno dei maggiori artisti, unitamente a De Maria e Clemente, di quella corrente definita da Achille Bonito Oliva, Transavanguardia e colui che ha guardato, in modo più magico e ancestrale, ai temi del sacrificio e della morte. Dal 1978 al 1980 è il periodo delle sue pitture polimateriche esposte nella Riserva degli agrumi, dove i pezzi monumentali fanno capire la sua grande libertà creativa, come ben evidenziato dal curatore nella presentazione al catalogo.
   
Nel Salone del Tiepolo è posizionata la scultura ispirata dal busto d’argento di San Gennaro della Cattedrale napoletana. La scultura è molto essenziale, inserita in una teca di cristallo a forma irregolare a mostrare in modo moderno, un reliquiario antico.Paladino è artista celebre per le sue figurazioni totemiche ispirate all’arte primitiva e per le sue installazioni.
Emilia Dodi