Alla scoperta di Charlie del regista/sceneggiatore Mike Cahill narra la storia di Charlie, un sessantenne a dir poco stravagante con l’entusiasmo e i sogni di un adolescente, e di sua figlia Miranda, una teenager con la coscienza e la maturità di un adulto. Michael Douglas ed Evan Rachel Wood in una divertente variazione sul tema della strana coppia padre-figlia. Alessandro Pauciullo
Miranda (Wood) ha solo sedici anni ma nella sua vita ha già dovuto ingoiare parecchi bocconi amari. Abbandonata dalla madre, è stata costretta a lasciare la scuola e per mantenersi lavora come impiegata da McDonald, mentre il padre Charlie (Douglas) è in cura presso un ospedale psichiatrico. Quando Charlie esce dalla clinica e torna a casa, Miranda è costretta a dire addio a un’esistenza tranquilla e un po’ monotona.
Da qualche tempo Charlie è convinto che il tesoro scomparso dell’esploratore spagnolo Padre Juan Florismarte Garcés sia sepolto nei pressi del comprensorio dove vivono, in una zona periferica della California.
Dopo una lunga quanto divertente ricerca, Charlie si convince che l’oro sia sepolto al di sotto del negozio “Costco” del loro quartiere. Per questa ragione cerca di persuadere Miranda a farsi assumere lì, per poi studiare un piano ed effettuare gli scavi nell’orario di chiusura. Inizialmente Miranda è alquanto scettica al riguardo, ma nel corso della storia inizia ad intravedere la possibilità che la folle idea della caccia al tesoro di Charlie potrebbe non essere del tutto peregrina. Inoltre, si rende conto che quello del padre rappresenta l’ultimo tentativo di fare qualcosa che abbia un senso e un valore per se stesso e per sua figlia, in un mondo che ha regalato ad entrambi solo amare delusioni.
Alla scoperta di Charlienon è solo una commedia bizzarra e divertente, e pur essendo un piccolo film possiede alcuni interessanti spunti di riflessione. Gran parte delle riprese sono state effettuate a Santa Clarita e nella Simi Valley, entrambe location perfette per una pellicola che offre una certa riflessione sui pericoli ambientali collegati all’eccessivo sviluppo dei complessi residenziali. Questo era uno dei temi che Cahill, qui alla sua prima prova da regista dopo un passato da sceneggiatore puro, voleva emergesse chiaramente poiché, cresciuto in California, ha visto come e quanto è cambiato il paesaggio del “Golden State”.
Il tema centrale del film è però riassunto nel pensiero di Miranda, la quale spiega le ragioni per le quali segue il padre in questa folle caccia al tesoro, ragioni che possono essere sintetizzate con una semplice frase: Charlie morirebbe senza un sogno. Secondo Cahill, infatti, “se le persone non sognano, qualcosa dentro di loro resta insoddisfatto… non muoiono fisicamente, è una parte di loro che muore. Nel caso di Charlie, lui morirebbe davvero senza un sogno… se rinunci a qualcosa a cui tieni veramente, dentro di te muori”.
Valore aggiunto della pellicola poi sono le interpretazioni ad alto tasso di bravura dei due protagonisti, che riescono ad infondere ai loro rispettivi personaggi quella sincerità, quella schiettezza e quell’ironia che porta il pubblico a simpatizzare immediatamente con loro; nonché a sperare in una risoluzione felice della loro strampalata storia che, fondamentalmente, ha come cuore pulsante un rapporto bizzarro ma anche estremamente affettuoso tra un padre e una figlia. Alessandro Pauciullo