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Una felice chiamata
per Pino Quartullo

Dopo una breve e felice tournée teatrale, approda alla Sala Umberto di Roma, dal 6 al 25 maggio, il divertente spettacolo di Josiane Balasko, Ultima chiamata, che vede regista e protagonista il bravo Pino Quartullo. La commedia, rappresentata a Parigi nel 2006 con grosso successo, è stata tradotta per l’Italia da Marzia Spanu. In scena con Quartullo una strepitosa Paola Tiziana Cruciani. Da vedere.
Giancarlo Leone

 

 

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Dopo una breve e felice tournée teatrale, è approdata al Teatro Sala Umberto dove rimarrà fino al 25 maggio, il divertente spettacolo di Josiane Balasko, Ultima chiamata, che vede regista e protagonista principale Pino Quartullo.
   
La commedia, rappresentata con grande successo a Parigi nel 2006, è stata tradotta per l’Italia da Marzia Spanu.
Si può scherzare sulla morte?
A quanto pare sì. La trama. Alex Martini (Pino Quartullo), il protagonista è una pop star all’apice del successo. Affabile e romantico sul palco, nella realtà è un uomo arrogante e nevrotico, convinto che tutto il mondo giri intorno a lui e che tutto gli sia permesso. Una sera, rientrando nel suo hotel dopo un concerto, trova, sorpresa degli amici per festeggiare il suo compleanno, una ragazza che fa massaggi, innamorata di lui che aveva seguito come fan la carriera di Alex. Lui la scambia per una prostituta, si chiariscono ma alla fine lei cede alle avance dell’uomo e finiscono a fare l’amore, passando qualche ora piacevole.

 
La ragazza sperava di farlo innamorare ma Alex è troppo preso dai suoi impegni e, mentre sta al telefonino, alle quattro di notte, la liquida senza troppi scrupoli. Ora vuole dormire. Cerca di farlo, ma viene colto da forti dolori allo stomaco che lo spingono a correre in bagno. Forse è realtà, forse sta sognando, ma quando fa per tornare in camera vicino al letto trova Jenny (Paola Tiziana Cruciani), una curiosa signora apparsa dal nulla che lo è venuto a “prendere” per portarlo nell’aldilà. Ma lui è proprio lui?

 

No, Jenny gli farà notare che il vero Alex è ancora svenuto nel bagno della camera e che l’uomo che parola con lei non è altro che la sua proiezione che sta lasciando il corpo per l’Aldilà. Ma lui non vuole morire, ha ancora troppe cose da fare, si raccomanda alla donna. Ma lei non può fare niente. La notte sarà lunga ed insonne, Jenny gli farà vedere la madre che lui aveva sempre cercato e che da piccolo lo aveva abbandonato ed un bilancio sulla sua vita. Ma ecco il colpo di scena non previsto neanche dalla donna: all’improvviso ritorna la ragazza, che avendo smarrito le chiavi, fa la sua apparizione nella stanza. Si accorge che Alex è nel bagno, sta malissimo, chiama l’ambulanza e lo salva. Chiaramente il finale è scontato. Finalmente Alex metterà la testa a posto, s’innamorerà della ragazza e ci sarà in lui un cambiamento radicale.

 

E Jenny? Alla donna non rimarrà altro che tornare a cercare altre anime in fin di vita. Ammette la sconfitta, ma è felice per Alex. Pino Quartullo, in ottima forma fisica, dà prova di una comicità spensierata e, nel contempo, riflessiva. Costruisce il personaggio di Alex Martini, cantante narciso, arrogante ed egoista senza mai prendersi troppo sul serio.

 

Accanto a lui una strepitosa, magistrale Paola Tiziana Cruciani, che, dotata di una buona dose di humour, nel ruolo di una “psicopompa” ( in vita era stata una maitresse) aiuta l’impaurito e sbigottito Alex a prendere consapevolezza del suo “trapasso”.

 

Azzeccatissima la canzone tormentone, scritta peraltro proprio dallo stesso Quartullo, Troppo presto te ne vai, che Alex canta all’inizio dello spettacolo. Ma questo motivo sembra quasi la sua condanna. Ma non lo sarà. Bravi anche gli altri attori a fare da contorno ai protagonisti: Gianni Fusini, Roberto Fazioli, Lavinia Savignoni. Spettacolo molto divertente, avvincente. Da vedere.
Giancarlo Leone