Solo dal 22 al 27 aprile, al Teatro Petrolini di Roma, sono andati in scena tre atti unici di Lucio Castagneri, Il pane della fogna, L’Ultima replica e Fedra allo specchio. Tre atti unici che portano in scena personaggi disomogenei, ma accomunati da una stessa ricerca, quella dell’io che si nasconde dietro una maschera. Giancarlo Leone
Barboni che vivono nel sottosuolo, attori al termine di uno spettacolo, due giovani alla vigilia delle nozze. Personaggi eterogenei, disomogenei, che sono, però, accomunati da una stessa ricerca: quella dell’io che si nasconde dietro una maschera.
Una ricerca interiore raccontata in maniera semiseria da LucioCastagneri, che ha portato in scena al Teatro Petrolini di Roma solo per pochi giorni, dal 22 al 27 aprile, tre atti unici, due dei quali, Il pane della fogna e L’Ultima replica, già rappresentati nelle precedenti edizioni della rassegna Schegge d’autore.
Il primo atto unico è Il pane della fogna, interpretato da LuciaLanzolla, Andrea Calanca ed Alessandro Stomaci, per la regia di Gennaro Mottola. Nella breve pièce si racconta la storia di tre esseri che si uniscono e si incontrano per combattere la solitudine. Nel secondo atto unico, L’Ultima replica, scritto, diretto ed interpretato da Lucio Castagneri con Mariarosaria Anzuino e Manuela Aniello, i protagonisti sono gli attori.
Finita la rappresentazione dello spettacolo davanti al pubblico, i tre protagonisti, l’attore e le due attrici, vogliono a tutti i costi recitare nuovamente, con la sala vuota, i momenti più belli della pièce, dando sfogo, però, alle loro emozioni più hard.
Nell’ultimo atto unico, prendendo spunto dall’antico mito greco, Lucio Castagneri conclude la sua trilogia con Fedra allo specchio, riflessione cruda sul passaggio emotivo e personale che porta un essere umano a trasformarsi da figlio a genitore. Giancarlo Leone