E’ l’aprile del 1963 quando fa la sa prima apparizione, sulla rivista “Tales of Suspense”, il nuovo supereroe di casa Marvel,Iron Man, ideato dal grande Stan Lee insieme a Larry Lieber, Don Heck e Jack Kirby. Da allora sono stati pubblicati più di 600 numeri di fumetti incentrati su quest’eroe che, pur non dotato di superpoteri, riesce con il suo genio a creare un’armatura che lo rende speciale e gli permette di diventare un eroee ora, anche questo fumetto è stato adattato per il grande schermo, com’è successo ad altri esponenti del mondo Marvel. A favorire la fruizione e il suo successo è anche il cast eccezionale, che mostra una capacità mimico-espressiva fuori dall’ordinario, come il candidato all’Oscar Robert Downe JR. nel ruolo del protagonista, Tony Stark. Federica Di Bartolo
Sulla scia dei successi di botteghino con “Spider Man”,“X-Man” e “I fantastici quattro”, la Marvel Entertainment ha deciso per la prima volta di auto-finanziare interamente questa pellicola, ispirata a un eroe molto diverso dagli altri, perché non dotato di super poteri. Il film è diretto dal regista indipendente Jon Favreau, autore di “Zathura - Un’avventura spaziale” ed “Elf”, con la sceneggiatura dei candidati all’Oscar Mark Fergus & Howk Ostby e Art Marcum& Matt Holloway.
E’ un nutrito gruppo di autori uniti insieme da un unico scopo, quello di raccontare la nascita di questo eroe attraverso gli stilemi della commedia brillante, con battute divertenti e momenti esilaranti. E’ un taglio diverso ed originale, che riesce anche a far digerire agli appassionati le differenze e le modifiche che sono state apportate rispetto al fumetto originale. L’ ambientazione storica è stata cambiata, infatti in origine il protagonista Tony Stark era un eroe anti-comunista, che veniva catturato in Vietnam per osservare i nuovi mini-transistor creati da lui e usati per aiutare il contingente USA, qui tutto viene spostato ai giorni nostri nel deserto dell’Afghanistan, dove è catturato dai talebani.
E’ un film dai toni chiari e allegri, in cui il fumetto e la realtà con i suoi problemi reali e moderni trovano in giusto equilibrio, realizzando una pellicola decisamente originale e godibile, caratterizzata sempre da effetti speciali spettacolari, ma decisamente più “coinvolgente” degli altri film sopraccitati, grazie ai tempi comici perfetti.
A favorire la fruizione e il suo successo è anche il cast eccezionale, che mostra una capacità mimico-espressiva fuori dall’ordinario, come il candidato all’Oscar Robert Downe JR. nel ruolo del protagonista Tony Stark, Gwyneth Paltrow nei panni della segretaria Pepper Potts, Jeff Bridges nel malvagio Obadiah Stane, il candidato all’Oscar Terrene Howard nel consulente militare Sergente Colonnello James Rhodey Rhodes e FaranTahir come il terribile capo dei ribelli Raza. E’ da sottolineare in particolare l’interpretazione di Robert Downe JR., una scelta decisamente controcorrente e rischiosa che ha dato degli ottimi risultati.
L’attore infatti riesce a rendere perfettamente il carattere ambivalente di Tony Stark, amante delle donne, inventore geniale, avventuriero e un po’ pazzo, che si trasforma in un eroe per l’America; da eccentrico ricco e gaudente, improvvisamente scatta in lui il desiderio di fare del “bene”, di aiutare il prossimo e la gente sfruttata. La sua cattura nel deserto, la costruzione dell’armatura e la scoperta che le sue armi sono in mano dei nemici sono gli elementi che spingono il protagonista ad un viaggio di crescita interiore.
Il montaggio veloce e il ritmo eccellente contribuiscono a rendere “Iron Man” una pellicola interessante e piacevole. Curiosità: Non poteva certamente mancare la presenza del cammeo di Stan Lee, ormai marchio di fabbrica, in questo caso un magnate americano circondato dalle conigliette di Playboy. E’ da notare che l’eroe nato dalla fantasia di Lee è stato ispirato in parte dalla personalità dell’icona americana Howard Hughes, inventore, avventuriero e multi-miliardario, amato dalle donne ed anche un po’ pazzo. Federica Di Bartolo