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Ci sta un francese, un inglese e un napoletano

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I napoletani si distinguono sempre

E’ ancora nelle sale cinematografiche il film di Eduardo Tartaglia, Ci sta un francese, un inglese e un napoletano che vede nel cast, oltre al regista, diversi attori conosciuti come Veronica Mazza, Mario Porfito, Biagio Izzo, Regina Bianchi, Teresa Del Vecchio. La distribuzione è Medusa.
Giancarlo Leone

 

 

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Ci sta un francese, un inglese e un napoletano. Questo è il titolo del film scritto, diretto ed interpretato da Eduardo Tartaglia, che sbeffeggia le guerre dette missioni di pace. Un bell’intrigo interrazziale con pepe e salsa napoletana. Nel buio della notte, in un campo profughi di un paese mediorientale, tre militari – un inglese, un francese e un napoletano,  per l’appunto - si apprestano a sorteggiare chi di loro si dovrà impegnare in una delicata missione di salvataggio.

 

La sorte, neanche a dirlo, sceglie il napoletano Salvatore e lo trasforma nell’eroe che, per salvare la vita ad una ragazza incinta abbandonata da un tenente inglese disperso o fuggito, dovrà portarla prima all’altare e poi in Italia, a casa propria. Un matrimonio formale, certo, ma anche una convivenza forzata che fa infuriare la donna di Salvatore, Nunzia detta Noemi, con la quale è fidanzato da dieci anni. La bellissima sposa straniera (Majena, l’attrice Elian Khan), l’interesse del cugino Enzino (Biagio Izzo) e l’intrusione del francese Jean Andrè, che si mette a corteggiare Noemi, complicano più del dovuto il compito del malcapitato Salvatore, costringendolo, anche dopo essersi spogliato della divisa, ad affrontare una vera e propria missione impossibile.

 

Trasposizione sul grande schermo dell’omonima pièce teatrale, Ci sta un francese, un inglese e un napoletano inizia come una bella e comica barzelletta ma, strada facendo, mette in campo una serie di equivoci e girotondi comici, sullo sfondo della più grande delle tragedie, la guerra. Fulcro della storia l’autore ed attore Eduardo Tartaglia, nel ruolo del bonaccione dal cuore grande, affiancato dalla compagna di vita e di scena Veronica Mazza, che si ritaglia per sé, cucita addosso su misura, la parte della fidanzata beffata.

 

L’atmosfera partenopea è sempre esagerata, nei modi e nei toni; ciò nonostante la commedia non è mai volgare ed ha la grande virtù di non ambire a traguardi impossibili, misurandosi sui propri limiti.

 

L’impianto resta molto teatrale, la Napoli messa in scena è quella della cartolina turistica o della dimensione domestica, all’interno della quale si scatena la tradizionale ingerenza della famiglia nel privato di una coppia, qui allargata a triangolo. Ogni finezza cinematografica è estranea. L’aspetto più divertente del film si basa sui duetti tra Tartaglia e la Mazza, ambedue magistrali interpreti, capaci di muoversi su tematiche diverse, dal farsesco al patetico, dal melodrammatico al romantico, anche, magari, in una stessa sequenza.

 

Se i mezzi produttivi non sono molti, il divertimento trasmesso allo spettatore è al 100% assicurato, risarcendolo, di una trama forse più adatta ad un episodio televisivo piuttosto che ad un copione cinematografico. Ma il film merita, comunque, di essere visto.
Giancarlo Leone