La Scuola orafa di Padova, nota in tutto il mondo per le creazioni di pezzi unici di artisti –orafi, propone fino al 3 agosto 2008, 550 pezzi che partono dagli anni’50 per arrivare al contemporaneo. Curata da Mirella Cisotto Nalon e Anna Spiazzi, ha un catalogo Allemandi. Savina Fermi
Già dagli anni ’50 dello scorso secolo, scultori e artisti noti si sono impegnati a creare gioielli, pezzi unici, che sono conservati in musei come Pitti- sezione argenti o la collezione Bucarelli alla GNAM di Roma.
La Scuola orafa di Padova è nota in tutto il mondo grazie ad un suo docente, Mario Pinton, artista-orafo, che ha saputo, nel tempo, licenziare non solo artigiani- orafi, ma soprattutto artisti- orafi che hanno scelto sotto la sua guida, di esprimere la loro arte con questo mezzo. Il suo merito è stato quello di riconoscerli e spingerli verso la creazione di manufatti, pezzi unici, divenuti oggetti da collezione e conservati nei musei.
Era però necessario che queste realizzazioni avessero una maggiore visibilità, così a Palazzo della Ragione a Padova, fino al 3 agosto 2008, sarà possibile vedere la mostra, a carattere itinerante, di 18 artisti-orafi, che con vari materiali come: oro, argento, rame, pietre semipreziose unite a materiali poveri, hanno con molta fantasia, inventiva e misura, creato veri gioielli d’arte. Si è cercato inoltre, tramite le foto, di documentare in catalogo, i vari percorsi artistici di questa Scuola, inserendola con ragione, nei movimenti artistici europei.
Non è necessario che artisti già affermati si dedichino a creare gioielli d’arte, anche una scuola che nasce con intenti artigianali, selezionando gli studenti trova per alcuni di essi l’inserimento nel mondo artigianale, per altri che per idee, fantasia, emozioni si dimostrano veri artisti, apre la strada dell’arte.
Sarebbe interessante poter citare tutti gli espositori poiché ognuno nel suo genere, ha creato arte, ma ci si limiterà alla bella opera, logo della mostra, spilla in oro con rubino del 1995 realizzata da Mario Pinton, alla collana in oro e argento del 2003 di Maria RosaFranzin, alla interessante spilla pendente-orecchini in oro giallo e onice dal sapore decó, di Alberto Zorzi del 1991, alla spilla in oro, argento e rame creata da Stefano Marchetti, nonché alla spilla in oro e ossidiana realizzata da Annamaria Zanella.