Il Marca e le lamiere di Mimmo Rotella in esposizione a Catanzaro
La mostra di Mimmo Rotella che sarà visibile fino al 28 settembre 2008, ha inaugurato lo spazio delle mostre temporanee del nuovo MARCA Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Catanzaro, il 29 marzo scorso. E’ la prima volta che sono in esposizione in uno spazio pubblico, 23 opere dell’artista eseguite su lamiera. Curata da Alberto Fiz, ha un catalogo Electa. Emilia Dodi
Il MARCA è il nuovo museo di Catanzaro che unendo il grande patrimonio artistico del passato, apre al contemporaneo nel suo Palazzo a tre livelli, come polo museale multifunzionale. Al primo piano c’è la collezione dell’artista catanzarese Mimmo Rotella, scomparso nel 2006. Come mostra temporanea, è la prima volta che si riuniscono ben 23 opere su lamiera dell’artista, che vanno dal 1980 al 2004, e meritano un discorso a parte nella grande produzione di internazionale.
Di Mimmo Rotella (1918-2006), artista internazionalmente conosciuto soprattutto per i suoi décollages fin dal 1955, l’unico artista italiano inserito nel 2007 nella mostra parigina dedicata all’Art Nouveau al Grand Palais, in quest’esposizione sono presentate le opere che hanno come supporto le lamiere, un rinnovamento nel suo stile, che interessa la materia artistica sulla quale porre i suoi manifesti strappati e ulteriormente dipinti. Nel 1957 l’artista aveva dichiarato:” strappare i manifesti dai muriè la sola soddisfazione, l’unico mezzo per protestare contro una società che ha perso il gusto per il cambiamento e per le favolosetrasformazioni”.
Negli anni ’80 dello scorso secolo, impiegando la lamiera strappata come supporto, Rotella esprimeva un messaggio che diveniva polimaterico e multifunzionale. Al Marca ci sono pezzi fondamentali,come Senza titolo del 1981, della serie blank, monocromo di sei metri di lunghezza, Sezione d’anatomia del 1987 che è direttamente relazionabile con le idee di Ruaschemberg e Basquiat, ma anche pezzi che possono essere considerati di omaggio al futurismo e alla metafisica, come Formula 1 del 1988 e De Chirico di pari data.
E’ dagli anni ’80 che Mimmo Rotella sempre su supporti in lamiera, ai décollages astratti, sovrappone la pittura, come nelle opere Djerba del 1987, La casa dello studente del 1988 ( fig3) Billy the Kid del 1989 Robbers del 1990 AmericaTV di pari data e L‘artista debole del 2004.
L’artista nel suo scritto L’ora della lucertola, citato nel catalogo dal curatore, dice:”Nel 1987 ho cominciato a recuperare vecchi pannelli metallici su cui avevo già incollato manifesti pubblicitari lacerati vi ho dipinto sopra figure, simboli, graffiti che vedevo non solo sui muri della città, ma anche nelle metropolitane e su alcune pubblicitàdelle riviste”.