Nell’ambito del Festival Internazionale della Fotografia 2008, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, presenta due artisti: David Perlov con Cronache del quotidiano e Rossella Bellusci con Passanti. La prima mostra è a cura di Maurizio G.De Bonis e OrithYoudovich con la collaborazione di Mira Perlov, la seconda è presentata da Bruno Mantura e Angelandreina Rorro. Emilia Dodi
David Perlov
David Perlov(1930-2003), intellettuale, fotografo e cineasta israelobrasiliano, è presente con circa 90 stampe e uno slide-show di 150 scatti a colori, b/n e polaroid, realizzati in vari anni di lavoro, nonché con tre opere cinematografiche che sono state presentate il 5 e 6 aprile al Palazzo delle Esposizioni:In Jerusalem del 1963 dedicato a Gerusalemme, medaglia di bronzo alla Mostra di Venezia, My Still 1952-2002 e Diary 1973-1983, sua più importante opera cinematografica, girata tra Israele, Francia e Brasile. L’artista ha dedicato le foto in mostra alla quotidianità, e in effetti sono scatti che interessano le vicinanze della sue abitazioni a Tel Aviv e Parigi, dove la quotidianità e l’indagine, sono il centro della sua ricerca.
David Perlov
Tel Aviv viene documentata tenendo conto della dimensione dell’esistenza che colà si vive, mentre Parigi, permettendogli di estraniarsi, gli consente di guardare con occhio più distaccato ciò che lo circonda. David Perlov focalizza la sua attenzione sull’individuo e non tanto sul circondario, gettando uno sguardo anonimo sulla realtà.
David Perlov
Questa mostra è in anteprima per l’Europa. La prima sala è tutta dedicata a Tel Aviv a colori, la seconda in b/c comprende Parigi e Tel Aviv, mentre nella terza sala c’è tutta Parigi a colori. Rossella Bellusci, nata in Italia nel 1947, dove ha studiato, vive a lavora a Parigi dal 1981. Notissima in Francia, dove ha esposto in varie Gallerie, all’EcoleSupériore des Beaux Arts e al Centre Pompidou, le sue foto fanno parte del museo, alla Maison Européenne de la Photo, a Londra e New York, ha mostrato le sue opere a Napoli, Milano e ora a Roma.
David Pelov - Diary
Molti sono gli scritti suisuoi lavori e sul tema di fondoche è quello della luce. In mostra presenta una selezione della serie Passante e Uomo sdoppiamento. Lavora con un metodo di smaterializzazione del soggetto raffigurato fino a vedere le figure immerse in una accecante luminosità che le fa quasi scomparire, come accade quando una fortissima luce abbaglia e fa perdere le dimensioni di ciò che si guarda. Questo, nelle opere del 2005 Uomo sdoppiamento è in dissolvenza, per arrivare a Passante dove la figura è immersa nebulosa, in un grande biancore. Per ottenere ciò lavora ulteriormente sui suoi scatti per far perdere di identità all’oggetto investito dalla potente luce, cosa che secondo l’artista fa in modo che “gli occhi inventanoun’altra realtà”, conferendo alle immagini una particolare emotività. Emilia Dodi
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