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“Nostoi” a Palazzo Poli di Roma |
L’esposizione che tanto successo ha avuto al Palazzo del Quirinale, ritorna fino al 7 settembre 2008, all’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, per la gioia di chi non l’ha potuta ammirare, integrata da altre restituzioni. Sempre a cura del Prof. Louis Godart e produzione Comunicare Organizzando, ha un catalogo edito da Tecnostampa-Loreto. Emilia Dodi |
Antefissa Etrusca con sileno e menade danzanti inizi V secolo a.C. |
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Le bellissime opere che tanto avevano emozionato chi le ha viste, sono di nuovo in esposizione a Palazzo Poli di Roma. Tutti, più o meno, sono a conoscenza che dagli anni 1970 al 2000, molti pezzi di inestimabile valore artistico che facevano parte del nostro patrimonio archeologico, sono stati trafugati tramite scavi non autorizzati, venduti da “tombaroli” senza scrupoli a mercanti altrettanto senza coscienza e passando di mano in mano, sono approdati in musei pubblici e collezioni private all’Estero. |
Oinochoe protocorinzia con serpente officina corinzia, c.a. 700-675 a.C. |
Va dato atto allo sforzo collegato tra Arma dei Carabinieri, Magistratura e Diplomazia Culturale del Ministero dei Beni Culturali e ai ministri che si sono succeduti, in particolare a Francesco Rutelli, che è riuscito a portare a termine l’accordo per le restituzioni, il che consente ora di ammirare questi straordinari pezzi. Infatti il Paul Getty di Los Angeles che ne deteneva gran parte, il MET Museum di New York, quello di Boston e quello di Princeton, hanno deciso la restituzione di alcuni pezzi in cambio di prestiti di nostri capolavori per mostre temporanee, pur a lungo termine. Per il Paul Getty è ancora in corso una trattativa per altri reperti, così come sono iniziate le mediazioni con musei europei, come segnalato dal Ministro Rutelli, ben intenzionato a non demordere, lasciando a chi eventualmente lo sostituirà, la strada ben spianata da percorrere. |
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Anfora attica a figure nere con Dioniso e Arianna a banchetto, attribuita al pittore del gruppo D |
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I pezzi, molto ben esposti nella Sala Dante, (così chiamata perché inaugurata alla presenza del Maestro Liszt, suonando la sua Sinfonia dantesca) sono divisi per settori: ceramica protocorinzia e laconica- ceramica attica a figure nere- ceramica attica a figure rosse- Etruria- Magna Grecia- Arte romana. Recentemente la Collezione Shelby Whrite di New York, ha fatto pervenire tre nuovi reperti: il Cratere a calice a figure rosse con Zeus e Ganimede (Fig.3-1 Cratere…..), scavato clandestinamente in Italia centrale, l’Hydria ceretana con la fuga di Ulisse dall’antro di Polifemo e l’Anfora calcidese con cavalcata di giovan,i di officina magnogreca del 550-500 a:C., che si aggiungono a quelli già restituiti e ora visibili per la prima volta. |
Cratere a calice a figure rosse con Zeus e Ganimede, attribuita al pittore di Eucharides, ca |
Sarebbe necessario, potendo, indicarli tutti, ma si citeranno solo l’Onoicoe protocorinzia con serpente scavata nell’Etruria meridionale, l’Hydria attica a figure nere con cavalieri sciti del 530-520 a.C., l’Antefissa etrusca con Sileno e Menade danzanti, l’Askós magnocreco in bronzo a forma di sirena e l’Loutrophoros apula a figure rosse con Penelope e Ippodamia.
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Hydria ceretana con pantera e leonessa che attaccano un mulo, attribuita al pittore Busiride |
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Dell’arte romana sono i frammenti di decorazione parietale di stile pompeiano dell’area vesuviana e la statuetta bronzea con trofeo da Ercolano. I reperti sono oltre 70. |
Loutrophoros Apula a figure rosse con Penelope e Ippodamia attribuita al pittore del Sakkos bianco |
Sarà una mostra che cambierà aspetto nel tempo, in quanto alcune opere saranno prestate per esposizioni coeve come quella di Mantova a Palazzo Te. Non si sa il luogo nel quale le restituzioni verranno poste, si vocifera che saranno consegnate ai musei dei luoghi di ritrovamento, il che potrebbe essere giusto, purchè fossero protette adeguatamente. Emilia Dodi |
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Oinochoe protocorinzia con serpente officina corinzia, c.a. 700-675 a.C. | |