Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 65 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
Visum intervista Azize Tan a Istanbul

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

Pagine correlate:
L’International Film di Istanbul 2008
Visum incontra a Istanbul Michael Ballhaus
I premiati del Festival di Istanbul
Visum intervista Azize Tan a Istanbul
A tu per tu con Ayca Damgaci

Visum intervista Azize Tan a Istanbul

E’ venuta su a pane e cinema Azize Tan, il vulcanico ed attivissimo direttore dellIstambul International Film Festival. La passione per la settima arte l’ha ereditata dalla mamma, che il mercoledì,  quando lei era bambina, invece di mandarla a scuola la portava al cinema.
Mariangiola Castrovilli

Azize Tan

 

a

Ricordo che in quel giorno non c’era impegno che tenesse, il nostro appuntamento con il grande schermo era impedibile e dai oggi e dai domani ha finito per diventare una mia maniera di vivere, un po’ come per tutti noi che facciamo questo mestiere” dice sorridendo Azize Tan, al suo secondo anno come direttore.

Azize Tan

Quest’anno la parte del leone al Festival l’hanno fatta i film turchi, 43 contro i 38 americani... L’IFF è una vetrina per mostrare film di tutte le parti del mondo, oltre naturalmente al meglio della nostra produzione. Non solo stranieri alle proiezioni delle  nostre pellicole, ma adesso soprattutto il pubblico turco. Per esempio Egg che ha vinto Il Tulipano d’Oro era già uscito sia in Turchia che ad Istambul, alla presentazione nella sala per 900 persone non c’era più un posto ed erano le 11 del lunedì mattina…”.

Azize Tan

Vuol forse dire che lo strapotere della cinematografia americana sta subendo una battuta d’arresto?
No, perché è tutta una questione d’industria e sarebbe veramente difficile arrestare la valanga di film americani, direi piuttosto, che il nostro pubblico come del resto quello coreano e quello indiano, ama il suo cinema e vuol vedere i suoi propri film. Ci sono lavori qui da noi che fanno un successo strepitoso, con più di  tre milioni di entrate per cui la bilancia pende ormai verso la  produzione nazionale”.

Pierpaolo Pasolini

Oltre ai vostri il pubblico turco che cinematografia preferisce?
Dipende, se si parla molto di un film c’è come una specie di tam tam e tutti corrono a vederlo, non importa di che nazionalità sia. Purtroppo adesso però sono sempre più numerose le pellicole di differenti paesi che non riescono ad uscire in sala, di qui l’importanza dei Festival che cercano ogni anno  di proporne il più possibile, l’unico modo per poterli vedere….”.
Il suo amore per il nostro cinema si vede dalla sua programmazione, quali sono i suoi registi e attori preferiti?
Ho sempre adorato Pasolini, e l’anno scorso abbiamo presentato una sua retrospettiva molto importante. Quest’anno, come evento speciale abbiamo avuto  l’edizione restaurata de l’Avventura di Antonioni, e poi I centochiodi  di Ermanno Olmi, e poi i giovani come Zanasi col suo Non pensarci. Cerchiamo – spiega la direttrice del festival - di vedere tutto quello che c’è di nuovo per poterlo mettere in programma.

Michelangelo Antonioni

L’anno scorso sono venuti attori che amo, come Sergio Castellitto con La stella che non c’è  di Gianni Amelio e Stefano Accorsi e Margherita Buy con Saturno contro di Ferzan Ozpetek con cui abbiamo inaugurato l’edizione passata dell’IIFF ed il pubblico è accorso numerosissimo”.
Mariangiola Castrovilli

Ferzan Ozpetek