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Chiara Noschese omaggia Garinei e Giovannini

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Incontro con Chiara Noschese

Chiara Noschese omaggia Garinei e Giovannini. E’ quello che è in scena al Teatro Sistina di Roma dal 15 aprile all’11 maggio con Il giorno della tartaruga, per ricordare la famosa coppia di autori che tante commedie e spettacoli hanno prodotto e scritto. Protagonisti del nuovo spettacolo è con Christian Ginepro. La prima rappresentazione nel 1964 con Renato Rascel e Delia Scala. Visum l’ha intervistata.
Giancarlo Leone

 

 

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Era il 1964 quando Renato Rascel e Delia Scala mettevano in scena una delle più belle commedie musicali del duo Garinei & Giovannini, Il giorno della tartaruga. C’è una coppia di giovani sposi che si ama ma non può fare a meno di litigare in maniera esagerata. Esprimono i propri sentimenti recitando, danzando e cantando le belle melodie scritte da Renato Rascel.

 

Ora a vestire i panni di Lorenzo e Maria ci sono, a quarantaquattro anni di distanza, Christian Ginepro e Chiara Noschese, una giusta coppia che sulla scena non si risparmia affatto. La regia è affidata a Saverio Marconi, in una coproduzione Compagnia della Rancia–Sistina e le coreografie a Fabrizio Angelini.

 

Un debutto atteso quello del 15 aprile, fino all’11 maggio, al Teatro Sistina, www.ilsistina.com anche perché è il primo omaggio all’opera di Garinei & Giovannini. Contentissima ed emozionata Chiara Noschese. “Per me tornare al Sistina è una grande emozione, ma dire emozione è quasi un eufemismo - così esordisce la simpatica attrice – è una botta di adrenalina pazzesca, allo stesso modo un momento in cui io mi ritrovo a casa mia. Qua ci sono cresciuta, c’ero da bambina a guardare mio padre dietro le quinte e sento che questo è il posto dove io devo stare”.

 

E continua. “Fra me e Garinei c’era una sorta di parentela. Nel suo ufficio ho pianto – spiega l’attrice - ho riso, ho mangiato cioccolatini, ho firmato il contratto per fare il personaggio di Consolazione in Aggiungi un posto a tavola”. Spettacolo bello ma impegnativo Il giorno della tartaruga per Chiara che interpreta più personaggi femminili.

 

Io una fatica così non l’avevo mai fatta prima. Credo che questa sia la prova della mia vita – confessa l’attrice - così come credo che sia io che Christian siamo nel posto giusto per quello che il Sistina rappresenta. Senza falsa modestia penso che questo ruolo ce lo meritiamo. Un tempo c’è stata la coppia Rascel-Scala – afferma la Noschese - oggi ci siamo noi che siamo una cosa completamente diversa. Davanti a questi nomi non possiamo che ‘genufletterci’. Conoscevo bene Delia Scala, era una donna simpaticissima, ma non mi va di essere paragonata a lei”. Tra i progetti futuri di Chiara Noschese un lavoro molto importante di cui però non ha voluto anticipare nulla. “L’unica cosa che posso dire è che la mia stagione è tutta impegnata. Sono felice”.
Giancarlo Leone