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Un inedito del Guercino

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Un inedito del Guercino

Fino al 30 giugno 2008, per concessione del collezionista romano Fabiano Forti Bernini che lo ha rinvenuto e acquistato, nel Museo di Palazzo Spada, sarà visibile un’immagine speculare del ritratto conservato nella galleria stessa, del Cardinale Bernardino Spada. Piccolo, ma interessante, catalogo a cura della Direttrice Maria Lucrezia Vicini, edito da Gebart.
Emilia Dodi

 

 

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Va innanzitutto detto che è più che evidente, quanto la cultura premi chi la coltiva. Infatti, il collezionista romano Fabiano Forti Bernini, discendente da Gian Lorenzo, ha acquistato quest’opera inedita di Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1660) sul mercato antiquario di New York, dopo averlo visto su Internet. Non so quanti avrebbero potuto riconoscerne il valore!

 

La particolarità di questo dipinto, che non si sa come sia finito nella collezione polacca della Famiglia Drucki Lubecki, trasferitasi negli States alla vigilia della II guerra mondiale, è di essere, pur più piccolo, speculare a quello che il Guercino dipinse, in epoca coeva, ( 1631) su richiesta del Cardinal Bernardino Spada.

 
In effetti il Guercino non era un ritrattista e l’aver ritratto due volte, nello stesso periodo il Cardinale, pone l’interrogativo del perché. L’opera, certamente autentica, di prima tela molto ben conservata, pone due quesiti: perché dipingere un ulteriore ritratto meno ufficiale? Oppure, perchè fare un bozzetto così tanto rifinito? Si pensa che il Cardinale, dopo averlo approvato, possa averlo regalato al suo esecutore, ma sono solo supposizioni. La sua autenticità è confermata da tutti gli studiosi del Guercino ed è certamente coevo. Quando la Direttrice della Galleria Spada, Maria Lucrezia Vicini, lo ha visionato, riconoscendolo immediatamente, ha pensato, unitamente a Forti Bernini, di creare una piccola mostra per mettere le opere a confronto e farle fruire dal pubblico.

 

    Infatti, sono presentati i due ritratti alla parete della prima sala,  con al centro quello dipinto da Guido Reni, molto ufficiale, e sovrastanti le due tele, a sinistra il ritratto di Paolo Spada, padre del Cardinale e a destra, un ritratto di Bernardino Spada, ormai invecchiato, eseguito dal Cerrini. Le analisi diagnostiche fatte eseguire sul ritratto rinvenuto, hanno mostrato alcune significative modifiche, la più importante nell’abito talare è che i bottoni erano inizialmente posizionati più a sinistra e poi furono spostati a destra. La differenza con la tela ufficiale, dove il Cardinale tiene in mano la pianta a stella  della fortezza, alla quale sovrintendeva la costruzione per conto di Urbano VIII, consiste nella parte bassa che manca nell’altro ritratto. Inoltre, l’esame della tela, mostra come il dipinto non abbia subito tagli e quindi conservi le dimensioni originali. Un ritrovamento molto interessante.
    Emilia Dodi