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Visum incontra
Gerald Potterton
a Cartoon on the bay

Simpatico, ironico, divertente, un largo sorriso che ricorda in qualche modo il mai dimenticato Ruggero Orlando, Gerald Potterton, poliedrico canadese, regista, produttore, sceneggiatore, attore, tre nomination all’Oscar, Golden Gate Award a San Francisco nel ‘62 per Christmas Cracker e premio a Berlino nel ‘65 per The railrodder è qui a Salerno, a Cartoons on the bay per ricevere il prestigioso Pulcinella Award alla carriera.
Mariangiola Castrovilli

Gerald Potterton con la giornalista di Visum Mariangiola Castrovilli – Foto di Carlo Giuliani

 

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Nato a Londra con un notevole temperamento artistico, da ragazzino fa l’attore, e dipinge, soprattutto aerei, il suo tema preferito fino al servizio militare in aviazione  dove come lui stesso ammette: “mi sono divertito non poco e avrei voluto fermarmi, mi facevano volare insomma una vita…bellissima.

Gerald Potterton ritira il premio Pulcinella Award alla carriera a Salerno

Quando me ne andai, a 20 anni, non c’era lavoro, così a Soho dipingevo fiori su foulard di seta per poi approdare come assistente animatore ad Animal Farm (La fattoria degli animali) di George Orwell, che sotto la parvenza di una favola per bambini è un’acuta parodia del comunismo realizzato in Unione Sovietica. (In una fattoria gli animali si ribellano ad un padrone umano crudele e dispotico solo per piombare in un dominio anche peggiore guidato da alcuni di essi, corrotti dall’avidità di potere e caratterizzato dall’icastico slogan: ‘tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri’, n.d.r).

Gerald Potterton

Come decise di abbandonare la sua Londra?
“Nel ‘51 ci fu una settimana nera in cui morirono molte persone per lo smog, ed io non sopportavo più di vivere in un’atmosfera così inquinata, inoltre, proprio in quei giorni andai con un amico in un cinemino a Piccadilly dove davano 2 film d’animazione, ricordo ancora i titoli, Romance of animation e Welcome to Yo Yo Valley-love action dove c’erano vedute splendide dell’ Alberta e del British Columbia e soprattutto l’aria, era così pulita…..per cui innamorarsi e partire fu un tutt’uno…..”.

Gerald Potterton con Buster Keaton

Così, su due piedi?
Si, senza un ripensamento. Il mio amico mi prestò i soldi per il biglietto e così approdammo ad Ottawa, dove fui fortunato a trovare lavoro al National Film Board of Canada e Norman Mc Laren, il suo autore simbolo passava a prendermi tutte le mattine in macchina. Tutti e due coinvolti  in un modo di vita migliore, in principio  facevamo film per risolvere i problemi  dell’ambiente”.

Disegno di Gerald Potterton che riproduce uno Spitfire

Gerry, come ci si sente ad aver avuto tre nomination all’Oscar?
Sia ben chiaro che non parlo per me, ma tutti sappiamo che per motivi politici o di lobby molte volte gli Awards vanno a film che non li meritano. Le nomination sono un incentivo per i giovani. Vuol sapere una cosa buffa, non sono mai stato Los Angeles per gli Oscar. Di solito ci andavano i produttori, l’unica cosa bella è che nella notte delle…stelle, per lo meno ti nominano in televisione…..e tutti parteggiano per te…. salvo poi restare delusi con…te…”.

Gerald Potterton

Gerry, lei è famoso nel mondo, a cosa attribuisce il suo successo?
Allora, intanto ci vuole un po’ di fortuna, poi essere al posto giusto al momento giusto, qualche buona idea, magari anche cattiva che includa però la decisione di farne o no un film. Ah, dimenticavo, ci vuole anche una buona salute, ma ora che ci penso metterei quest’ultima al primo posto”.
Mariangiola Castrovilli

Gerald Potterton