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Daniel Spoerri, non per caso

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Daniel Spoerri, dal giardino
di Seggiano al Pecci di Prato

Al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato la prima grande antologica in Italia di Daniel Spoerri, uno dei padri delle neoavanguardie Fluxus e Nouveau Réalisme, creatore a Seggiano, sulle pendici del Monte Amiata, di un fantastico Giardino di sculture. In occasione della mostra sono previsti collegamenti speciali al Giardino di Daniel Spoerri.
Laura Gigliotti

 

Daniel Spoerri è restio a raccontare come è arrivato per caso nel 1989 a Seggiano, il piccolo paese in provincia di Grosseto dove ha creato il Giardino che porta il suo nome, un parco con oltre ottanta sculture proprie e di una quarantina di amici come Eva Aeppli, Arman, Roberto Barni, Jean Tinguely, Luigi Mainolfi, disseminate in sedici ettari di boschi, prati, uliveti alle pendici del Monte Amiata.

Daniel Spoerri, Le Chef


Un innamoramento a prima vista per un territorio chiamato Paradiso nelle antiche mappe e da duecento anni noto col toponimo Giardino, ora un Eden della fantasia e dell’arte. Era scritto nel destino che lì dovesse lanciare la propria sfida alla natura, che fosse quello l’ultimo confine da oltrepassare, Hic Teminus Haeret.

Daniel Spoerri, Spaghetti
A Daniel Spoerri, classe 1930, nato in Romania, rifugiato a Zurigo, patria del dadaismo, nazionalità svizzera e cittadino del mondo, in occasione dei 40 anni di attività, il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato dedica la rassegna Daniel Spoerri, non per caso, la più grande antologica mai realizzata in Italia.

Daniel Spoerri, Vuecubiste



Artista versatile e poliedrico, mimo, attore, ballerino, poeta scenografo, regista, ristoratore, insegnante, Spoerri a Parigi negli anni ‘50, ha conosciuto Marcel Duchamp, Man Ray, Robert Rauschenberg, Jean Tinguely, Niki de Saint Phalle, è stato tra i padri di Fluxus e del Manifesto del Nouveau Réalisme di Pierre Restany, movimenti di integrazione e contaminazione fra i vari linguaggi.

Daniel Spoerri, Oggetti

Esordisce negli anni ‘60 con i Tableaux-pièges (quadri trappola), in cui il reale coincide con la sua immagine e che negano ogni valore alla realizzazione artistica individuale.

Daniel Spoerri, Chienmechant 1962



Si tratta in pratica di tavole sulle quali sono fissati i resti dei pasti, piatti sporchi e residui di cibo, messe in bella mostra sulla pareti come quadri oggettuali. Forse una meditazione sulla corruzione della materia, una nuova forma di Vanitas barocca.

Daniel Spoerri, Multiplicateur d'Art - 1964

Nel ‘68 a Dusseldorf inaugura il Restaurant Spoerri da cui si svilupperà la Eat Art, un profondo interesse verso i rituali del cibo e della cucina che lo conduce a trasformare gallerie e spazi museali in ristoranti, Eat art gallery, ma anche un’ estrema dissacrazione dell’ arte, un’arte che si consuma immediatamente, da mangiare, come i libri cotti al forno e dati in pasto al pubblico.

Daniel Spoerri, St. Nicolas de Puces - 1976



Curata da Stefano Pezzato, la mostra, divisa in sezioni tematiche, presenta 120 opere provenienti da musei europei, gallerie e collezioni private italiane e straniere che tracciano l’itinerario completo dell’artista, assemblaggi, sculture, evocazioni della morte, campionari di oggetti intrappolati per fissare la realtà, oggetti contrastanti per smascherare convenzioni visive e compositive.

Daniel Spoerri, Optique

Dai Tableaux-pièges ai Pièges à mots (trappole per parole), Détrompe l’oeil (disinganna l’occhio), alla realizzazione di Objets de magie à la noix (oggetti di magia balorda), assemblaggi e fusioni in bronzo, alle Investigazioni criminali, alla creazione di un Cabinet anatomique (gabinetto anatomico), dalla composizione di Corps en morceaux (corpi a brandelli), ai Tavoli da lavoro, Carnevale degli animali, Catena genetica del mercato delle pulci, fino all’ ultima serie di opere ispirate alle figure aberranti e fantastiche degli Idoli di Prillwitz, intrappolati nell’intrico dei canali di fusione del bronzo.
Laura Gigliotti

Notizie Utili
Prato, Centro per l’ Arte Contemporanea Luigi Pecci,
viale della Repubblica 277.
Orario: tutti i giorni 9-19, chiuso il martedì.
Fino al 29 aprile 2007.
Informazioni: tel. 0574-5317


Sito Internet
www.centropecci.it