Il nuovo spettacolo di Enrico Brignano, Le parole che non vi hodetto, in scena dal 4 al 30 marzo al Teatro Sistina di Roma, ha come protagonisti le nevrosi, le manie, i vizi e le abitudini del comico romano e della gente comune. Si affrontano anche il tema dell’amore ed i rapporti con le donne. Con il comico l’attrice SimonaSamarelli. Giancarlo Leone
Enrico Brignano, dopo il successo di due anni fa con lo spettacolo Evviva, è tornato al Teatro Sistina, accompagnato dall’orchestra diretta dal Maestro Francesco Capranica. A pochi giorni dal suo ultimo spettacolo, A sproposito di noi, andato in scena al Palalottomatica di Roma il 22, 23 e 24 febbraio scorsi, l’attore, mattatore, intrattenitore, ha presentato un nuovo show, Le paroleche non vi ho detto, dove, in un clima di leggerezza ed ilarità, colloquia con il pubblico sulla sua infanzia, la scuola, la famiglia, i primi passi nel mondo dello spettacolo.
Ad affiancarlo sul palco c’è Simona Samarelli, una giovane e preparata attrice, che viene dal mondo del musical e che canta con lui le canzoni scritte da MarioScaletta e Massimiliano Orfei, su musiche del grande Maestro Armando Trovajoli. Per i testi Brignano ha collaborato con MarioScaletta, Augusto Fornari, Massimiliano Orfei e MassimilianoGiovannetti. Brignano, con questo suo nuovo spettacolo, già successo prima della “prima” (perché il pubblico del Sistina, sapendo che arrivava lui aveva già in parte sbancato il botteghino), si apre, vuole dire tutto, non vuole tenersi dentro di sé più niente, insomma vuole essere più esplicito.
Grazie a questa ennesima prova, il buon Enrico si è tolto lo sfizio di raccontare, condividendole con il pubblico, tutte le cose non dette in altre occasioni, tutti i desideri inespressi, tutti i sogni, i più strampalati, tutte le storie comiche da raccontare.
Simona Samarelli rappresenta la memoria del comico romano che, in questa sorta di viaggio in 40 anni di vita passati a giocare e a recitare prima per diletto in una scuola e poi su un palcoscenico da professionista, racconta di sé, di com’era e di come è diventato. L’intento di Enrico Brignano è quello di proporre una satira di costume, quello che siamo e quello che vorremmo essere. Magistrale ed eclettico quando attraversa l’Italia dal Nord al Sud recitando nei vari dialetti delle regioni storie, movenze, situazioni che caratterizzano la nostra cultura.
La gente si riconosce nelle scenette che descrivono lo spaccato di una coppia invitata ad un matrimonio in piena estate a Roma. Le risate non mancano ma forse sono troppi gli spunti raccontati e non del tutto approfonditi. Sicuramente, però, uno spettacolo consigliato e da vedere. Giancarlo Leone