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La seconda giornata
del festival di Cannes

Il festival ha solo due giorni ma e’ gia’ cominciata la corsa indiavolata per riuscire a fare tutto, vedere tutto, e non farsi scappare nemmeno il piu’ piccolo particolare che qui a Cannes e’ una cosa quasi impossibile. Quest’anno i cacciatori di biglietti non ti fermano piu’ ad ogni 10 passi chiedendoti se hai un ingresso extra, ma alzano cartelli o t shirt con sopra scritto il nome del film a cui vogliono assistere ed un grande SVP (per favore) scritto col pennarello, grande a prova d’oculista.
Mariangiola Castrovilli

 

 

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La cosa curiosa e’ vederli poi la sera in smoking, con gli stessi cartelli in cerca dell’entrata per il paradiso, vale a dire la marcia su gradini assieme ai vip, ma qui la cosa ha meno probabilita’ di riuscita….
Il Regista Argentino Pablo Trapero sul set  

Il giro di valzer di questa mattina e’ cominciato con Leonera, di uno dei registi di punta argentini, Pablo Trapero autore di film acclamati i tutto ill mondo come Crane word, El Bonaerense, Rolling Family, Born and Bred incui racconta la vita della gente comune osservata con un occhio alla societa’ di oggi.

Sequenza del film Leonera 

In Leonera e’ il quotidiano di una prigione particolare, quella dove rinchiudono donne in attesa di procreare ad essere dipinta con un’acutezza che sfiora la miniatura. Julia, una ragazza di 26 anni incinta da poco, si risveglia una mattina piena di sangue accanto a due uomini con cui e’ stata, piu’ o meno contemporaneamente, uno gia’ morto e l’altro gravemente ferito. Incarcerata non ricorda pero’quello che e’ successo.

Sequenza del film Leonera 

Il primo giorno e’ orribile come orribile e’ l’essere incinta in quella situazione. Poi piano piano la vita riprendera’ il sopravvento e il suo Thomas diventera’ la sua unica ragione di vita. Sempre di prigione si tratta, ma niente affatto minimalista nell’interessante lavoro d’apertura di Un certain regard in corsa per La Camera D’Oro Hunger dell’inglese Steve McQueen omonimo dell’attore americano scomparso nell’1980.

Sequenza del film Leonera 

Questo suo primo bellissimo film oltre ad essere una veemente requisitoria contro la devastante idiozia delle politiche territoriali e’ anche un’appassionata difesa delle convinzioni umane cosi’ coinvolgente in questa sinfonia di morte che non vi lasciera’ un attimo di respiro e dove il piu’ piccolo spiraglio diventa un inno alla liberta’.

Martina Gusman 

Un film che vi consigliamo, cinico, lucido e freddo fino a diventare un’ affascinante riflesso dell’alienazione umana. Il rispetto delle proprie convinzioni spinto fino al sacrificio estremo, dipinto con un realismo che vi immergera’ nei problemi reali di un prigioniero politico dell’IRA, Bobby Sands, figura emblematica della Blanket Protest alla fine degli anni ‘70, che per ottenere uno status di prigioniero politico ai suoi compagni di fede, s’impegno’ in uno sciopero della fame senza precedenti che lo porto’ alla morte insieme ad altri nove carcerati.

Sequenza del film Hunger

Con una splendida raffinata fotografia, certe scene a due sono da manuale con una lunga camera fissa McQueen spiega:“Volevo far vedere, sentire, toccare e respirare cos’era veramente il Blocco H nel 1981.

Sequenza del film Hunger 

Volevo sottolineare qualcosa che non si puo’ trovare ne’ nei libri ne’ consultando gli  archivi, l’ordinario e lo straordinario della vita di prigione. Per me Hunger e’ estremamente attuale, il corpo, come mezzo  di una strategia politica e’ un fenomeno  sempre piu’ frequente. L’atto finale della disperazione, il tuo corpo come l’ultima risorsa per la protesta”.

Sequenza del film Hunger  

“Ognuno usa quello che ha, a torto o a ragione e in Hunger – prosegue il regista - non troverete nessuna nozione semplicistica di ‘eroe’, ‘martire’ o ‘vittima’. Con questo film voglio provocare il pubblico a discuterne, per sfidare e mettere a confronto la propria moralita’ con quello che ha visto”.
Mariangiola Castrovilli

Sequenza del film Hunger