La cantante Mietta ha presentato al Festival di Sanremo la canzone, Baciami adesso che vuole un po’ essere una provocazione e risvegliare la coscienza delle donne. Giancarlo Leone
E’ stata una delle ospiti più divertenti del Dopofestival e la cantante più sensuale all’Ariston. Per Mietta, Baciami adesso è diventato un manifesto al femminile sul primato dell’amore. Visum l’ha intervistata. Mietta, rispetto alle sue colleghe che hanno scelto temi di rottura come la difesa dei gay e la denuncia delle guerre lei ha scelto l’amore. “Non direi che l’amore sia un tema meno spinoso di questi altri. Nella mia canzone spiego che l’amore è quasi come la politica: è molto difficile mettere d’accordo due mondi e due vite così lontani. Ma attraverso piccole parole, come quelle scritte da PasqualePanella, si riesce ancora a definire la profondità del sentimento. E le assicuro che non è così semplice”.
Ma l’amore, oggi, regge alla crisi della famiglia? “Effettivamente le persone sentono di più la preoccupazione di non arrivare alla fine del mese. I miei nonni mi hanno insegnato che purtroppo non basta soltanto amarsi, ma bisogna essere pronti a tutto per difendere i valori della famiglia. Che si sfascia quando non ci sono basi solide. L’amore può dare un aiuto, però le basi ci devono essere sempre”.
In questa canzone l’uomo fa una brutta figura. “Eh sì, non ci fa una bella figura perché l’uomo si defila o come minimo si inventa di avere paura di qualcosa. L’uomo oggi ècomplicato, con il risultato che oggi i rapporti di coppia sono tutti sospesi: non ce n’è uno che regga, che abbia una volontà concreta di resistere. E si comportano tutti così, trentenni e cinquantenni. Oggi l’uomo scappa molto più di una volta”.
Lei è stata applaudita per la sua carica sensuale. “Lo accetto, perché ho fatto spesso canzoni dove sensualità e sessualità emergevano in maniera elegante. Anche in Baciami adesso c’è un erotismo che mi auguro non sia né fastidioso né arrogante. Cerco sempre di parlare alle donne come vorrei che facessero con me. Mi piacerebbe trasmettere passione, la capacità di ottenere qualcosa dalla vita senza abdicare a sé stesse”.
Che fa quando non canta? “Amo dipingere, recitare, cantare, cucinare, non generalizzo mai e accetto tutte le sfumature di un carattere difficile che spesso devo placare”. Che pensa delle adolescenti di oggi che prendono a modello veline e vallette della tv? “In Italia, purtroppo, invece di mirare ad una donna leale, determinata, sensuale, ma non volgare, si guarda a tutti i costi la fisicità. Le ragazzine non hanno colpa, se lo stereotipo di bellezza è un certo genere di donna, loro crescono per forza con quell’immaginario. Certo le più giovani dovrebbero avere modelli più solidi, ma non credo nemmeno che certi personaggi in voga non abbiano identità. Forse la nascondono per convenienza e questo mi fa ancora più arrabbiare”. Giancarlo Leone