Il Palaexpo ora è interamente occupato. E’ in corso fino al 18 maggio 2008, una sorprendente mostra sul mito della velocità dagli anni del primo novecento al futuribile. Ci sono inserite anche molte opere pittoriche. Divisa in sei sezioni, è curata da Eugenio Martera e Patrizia Pietrogrande. Catalogo Giunti. Emilia Dodi
Fiat 130 HP Gran Prix, 1907 automobile, cm 164x385x170
La mostra non è d’arte, non di design, non rivolta unicamente al passato del genio italiano, ma è interdisciplinare perché contempla tutto ciò. L’impatto all’entrata del I livello è certamente spettacolare. Un colpo d’occhio, la vista delle auto e moto da corsa, partendo dalla Fiat 130Hp per arrivare alla Ferrari di Schumacher campione del mondo.
Fortunato Depero Ciclista moltiplicato, 1924 olio su tavola, cm 37x46
Ogni sezione però presenta particolari oggetti e opere d’arte che celebrano questo mito. La prima sezione parla della Bellezza della velocità e qui si trovano le opere d’arte del futurismo con particolare attenzione a Tommaso Marinetti, ma con capi di abbigliamento disegnati da Depero, Crali e Thayaht. Bellissimo il Trittico della velocità dipinto da Dottori, il Tram in corsa di Severini, i pezzi di Balla,Boccioni e Depero.
Tullio Crali Rombi d’aereo, 1927 acquarello su carta, cm 21x29 Famiglia Crali
Importanti anche i disegni e le foto prestati dal MART. La seconda sezione è dedicata alla Velocità nei cieli, dove è stato posto un vero aereo, l’idrocorsa Fiat 29, nonché le opere degli aeropittori Delle Site, Crali, Tato e D’Anna, unitamente a documenti, modellini e foto.
Alfa Romeo 33 tt 12, 1975 automobile, cm 13 5x380x205
La terza sezione è quella del Design italiano, con prototipi e progetti dei Bertone, di Giacosa, Pininfarina e Jano. Tra le altre c’è la celebre Giulietta SS. Alle pareti opere di Salvatore Scarpitta, IvanoGambini e Gianfilippo Usellini.
Massimo Iosa Ghini Architetture fluida, 1996 tecnica mista: pennarello e pastello, cm 29,7x42
Il Boom economico è raffigurato dalla velocità di crescita con auto che la celebrano con pezzi di design, abiti d’epoca, televisori e opere d’arte cinetica di Grazia Varisco, Alberto Biasi, Gabriele De Vecchi e Eugenio Carmi,che coniugano il concetto spaziale con il movimento. E poi nella quinta la Velocizzazione nel campo delle comunicazioni, dal fax alle fibre ottiche, dalla moda, al cinema.
Mino delle Site: Aereovelocità 1935 olio su tela
La sesta sezione è tutta dedicata al design automobilistico con splendidi prototipi che faranno la gioia dei giovani visitatori. A parte, non manca un simulatore di velocità che riproduce la guida del treno ETR500, dove si può interagire. E’ un racconto di 100 anni di storia italiana attraverso la velocità. Emilia Dodi