Login | Guestbook | Immagini | Downloads | Mappa | 9 utenti on line
MENU

   Home
   Contattaci
   Chi Siamo
   Job oppurtunities


Rubriche

   Arte
   Cinema
   Eventi
   Libri
   Moda
   Mondomedi@
   Spettacolo
   Televisione
   Web Television


Pittori

   Galleria Digitale
   Giovani Promesse
   Maestri
   Nuovi Talenti


Archivio

   Archivio 2001- 2006


Multimedia

   Audio Interviste
   Video


 
Lucio Fontana scultore

Udskriv SidenStampa Send denne side til en venInvia ad un amico 

Lucio Fontana scultore

Alla GNAM ( Galleria Nazionale Arte Moderna) di Roma, proveniente da Mantova c’è, fino all’11 maggio 2008, la bella esposizione dedicata a Lucio Fontana scultore. Curata in entrambe le sedi da Filippo Trevisan, con opere della Fondazione Fontana, si giova di un interessante allestimento di Federico Lardera con catalogo Electa.
Emilia Dodi

 Il maestro Lucio Fontana

 

a

Sgombrando il campo da equivoci, va detto che Lucio Fontana nasce come scultore e tale resterà fino agli anni ’50 del 1900.
Qui in mostra questa sua caratteristica è ampiamente dimostrata, senza nulla togliere alle sue opere pittoriche. Infatti è all’interno della scultura che si può trovare tutta l’opera di quest’artista. L’esposizione, che si giova di un bell’allestimento, inizia andando a ritroso, partendo dal suo ultimo periodo, con i Concetti spaziali Natura del 1959-60 nella sala d’ingresso, dove in parete a destra è il Concetto spaziale. I Quanta del 1960.

Quanta
Concetto spaziale I Quanta
1960
9 elementi, idropittura, buchi e tagli su tela, rosso
Milano, Fondazione Lucio Fontana
© Fondazione Lucio Fontana – Milano

Per chi per età o per mancanza di notizie, non avesse visto nel 1949 l’Ambiente spaziale a luce bleu realizzato per la Galleria Il Naviglio, di cui tanto si parlò all’epoca, l’ambiente è stato ricostruito nel 1976 da Andrea Franchi e ora presentato alla GNAM.

Concetto spaziale 50
Concetto spaziale 1950
Olio su tela, bianco
85 x 65 cm
Milano, Fondazione Lucio Fontana
© Fondazione Lucio Fontana – Milano

Bella, interessante e attualissima “creazione di ambienti spaziali autonomi o in rapporto a situazioni architettoniche”, come scritto da Enrico Crispolti. La mostra prosegue poi con i bellissimi disegni tra i quali l’Autoritratto del 1940, quelli Spaziali della fine anni ’40 e la serie degli acquarelli-studio per sculture, di pari data.

Autoritratto 1940
Inchiostro su carta
290 x 225 cm
Collezione Crippa, Varese

Seguono, nella sala grande divisa da pannelli, le belle sculture degli anni ’20-’30, come Toro, Venere e Uomini del 1931. Straordinaria la grande statua di Atleta in attesa del 1931, dipinto di bleu acceso e la statua della Mujer del marinero del 1940.

La mujer del marinero 1940
Terracotta
100 x 90 x 50 cm
Milano, courtesy Amedeo Porro arte moderna e contemporanea

Non mancano le sculture astratte degli anni ’30 e quelle realizzate in ceramica , tecnica della quale Fontana fu maestro, così come Leoncillo, tra le quali Farfalla del 1936, Donne sul sofà del 1934, Testa di medusa del 1948. A mosaico il ritratto della moglie Teresita del 1940, dove l’artista ormai fuori dalle convenzioni, impiega l’oro, come farà poi anche con l’argento nei Concetti spaziali.

Ritratto di Teresita 1940
Mosaico policromo, azzurro, nero, oro e rosso
34 x 33 x 15 cm
Milano, Fondazione Lucio Fontana
© Fondazione Lucio Fontana – Milano

Bellissima la Deposizione del 1954-55.
Ci sono i suoi ultimi lavori che appartengono a una “nuova generazione”, così come scritto da Maria Vittoria Marini Clarelli, come i due Concetti spaziali del 1967, sculture metalliche verniciate monocrome.(fig6)
Accompagnano la mostra opere di artisti, quali: Klein, Burri, Castellani, Melotti, Manzoni e altri che sono, in un certo modo, debitori alla sua arte, con pezzi sia della GNAM che della Fondazione Fontana.
Bella, interessante, ben allestita esposizione.
Emilia Dodi

Concetto spaziale (Farfalla)
1967
Metallo laccato in nero e tagli su supporto treppiedi incorporato
200 x 77 cm
Milano, Fondazione Lucio Fontana
© Fondazione Lucio Fontana – Milano